NAGORNO-KARABAKH. Berlino, ‘Inaccettabile il prosieguo degli scontri’

di Notizie Geopolitiche – 

karabakhAnche il Bundestag si è espresso oggi in favore della pace tra Armenia ed Azerbaigian, definendo “inaccettabile” il prosieguo delle ostilità nella regione del Nagorno-Karabakh e spingendo per una rapida risoluzione della questione, la quale da anni continua a costituire una minaccia per la stabilità della regione e, di conseguenza, anche per gli investimenti tedeschi che, nel solo Azerbaigian, tra il 2002 ed il 2013, ammontano ad oltre 500 milioni di dollari.
La dichiarazione arriva da Karin Shtrents, parlamentare a capo della commissione delegata a gestire le relazioni tra Germania e stati del Caucaso meridionale, la quale ha aggiunto che Berlino supporta una soluzione pacifica del conflitto nel rispetto del diritto internazionale.
Durante questi vent’anni di guerra, costellata di cessate il fuoco periodicamente violati, i colloqui tra Baku ed Erevan ed il lavoro del Gruppo di Minsk, organismo costituito dall’Osce per la risoluzione pacifica della questione, non hanno però portato ad alcun risultato concreto e le ostilità non sono cessate.
Nelle ultime settimane la situazione ha rischiato nuovamente di precipitare in seguito ad una serie di scontri tra militari armeni ed azeri che hanno portato a decine di morti da entrambe le parti; dopo l’occupazione, iniziata nel 1993, del Nagorno-Karabakh e di altri sette distretti azeri circostanti da parte delle forze di Erevan, la frontiera tra i due paesi è infatti diventata territorio di scontro continuo che, in vent’anni di conflitto, ha visto migliaia di caduti.
L’Armenia infatti occupa in cifre il 20% del territorio azero e, benché quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite impongano ad Erevan di ritirare le proprie forze dalla regione, la zona non è ancora stata liberata dalla presenza militare armena.