Nato. Al vertice si fa come vuole Biden: Cina e Russia nemici numero uno

di Guido Keller

Se al G7 tenutosi in Cornovaglia Italia e Francia avevano espresso qualche perplessità sulla linea dura con la Cina, al vertice Nato di Bruxelles il presidente Usa Joe Biden ha messo in riga tutti. E a poche ore dall’incontro con Vladimir Putin a Ginevra ha ribadito di vedere nella Russia la minaccia principale per via della potenza militare, paese in grado di mettere in atto una “guerra ibrida” fatta di atatcchi cibernetici, disinformazione e sabotaggi delle attività spaziali. Attività verso le quali il presidente Usa vede necessario l’impegno comune, cioè la risposta massiccia di tutti i membri della Nato nel momento in cui uno ne è colpito.
Per il presidente Usa la Cina viene a rappresentare “una sfida da affrontare insieme per via della sua crescente influenza e delle sue politiche internazionali”, ed anche il segretario generale Jens Stoltemberg ha affermato che “non stiamo entrando in una guerra fredda e la Cina non è il nostro avversario, non è il nostro nemico”, ma “la sua struttura militare e il suo comportamento” volto ad “accrescere la sua influenza pongono sfide all’Alleanza Atlantica”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha cercato di mitigare la posizione facendo notare che “La Cina è una grande potenza con la quale noi lavoriamo su questioni globali, per esempio il clima”, ma alla fine il documento dei 30 paesi Nato recita che “Le ambizioni della Cina e il suo comportamento aggressivo costituiscono una sfida sistematica all’ordinamento internazionale. (…) La Cina sta espandendo rapidamente il suo arsenale nucleare. (…) Inoltre sta cooperando militarmente con la Russia, a cominciare dalle esercitazioni condotte nel quadrante Euro-atlantico”.
Dopo l’atteggiamento “sovranista” di Donald Trump, che dava prova di mal sopportare l’articolo 5 dello statuto sul mutuo soccorso (specialmente con i paesi baltici), Biden ha fatto sapere che gli Usa ci sono per tutti, e che quanto scritto sul mutuo soccorso “è sacro”.
Biden ha insomma rilanciato il modello classico di un’Alleanza Atlantica forte e pulsante, e l’atlantista ed europeista” premier italiano Mario Draghi ha voluto sottolineare che Nato e Unione Europea marciano insieme. Anzi, “il vertice Nato è la prosecuzione del G7”, “Siamo qui anche per la riaffermazione dell’Ue. Unione Europea più forte significa Nato più forte”.