Nato. Al via le maxi esercitazioni nel Baltico

di Giuseppe Gagliano

La NATO ha annunciato l’avvio della più grande esercitazione operativa mai realizzata nel Mar Baltico, coinvolgendo navi da guerra provenienti da 20 nazioni. Questa esercitazione, che si terrà dal 7 al 20 giugno 2024, coinvolgerà oltre 50 navi, 25 aerei e 9mila membri del personale provenienti da Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. Le attività comprenderanno operazioni di guerra antisommergibile, esercitazioni di artiglieria, operazioni anfibie, sminamento e interventi medici.
Il vice ammiraglio Thomas Ishee, comandante della Sesta flotta statunitense e delle forze di supporto navali della NATO, ha sottolineato l’importanza di queste esercitazioni per rafforzare la capacità di difesa collettiva, la coesione e l’agilità dell’alleanza. Dal suo inizio nel 1971 l’esercitazione è cresciuta in dimensioni e complessità, riflettendo l’inclusione di nuovi membri della NATO e le crescenti minacce da parte della Russia.
L’attuale contesto geopolitico, segnato dall’aggressione russa in Ucraina, ha evidenziato la necessità di adattarsi rapidamente alle condizioni di combattimento. La Russia, con la sua flotta nel Baltico e le capacità di anti-accesso e negazione dell’area basate a Kaliningrad, rimane un avversario formidabile. La partecipazione della Svezia come nuovo membro della NATO, insieme alla Finlandia, rafforza ulteriormente la presenza dell’alleanza nel Baltico.
L’inclusione di forze navali assegnate al Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti per la prima volta in questa esercitazione sottolinea l’approccio globale della NATO nella preparazione e difesa contro potenziali minacce. Le lezioni apprese dalla guerra in Ucraina, in particolare quelle relative al Mar Nero, sono state integrate nei nuovi piani di guerra della NATO per la difesa dell’area euro-atlantica.
Queste esercitazioni nel Baltico rappresentano una dimostrazione di forza e unità della NATO in risposta all’aggressione russa. La partecipazione di nuovi membri come la Svezia rafforza la deterrenza della NATO nella regione. L’esercitazione è un messaggio chiaro a Mosca sulla prontezza e determinazione dell’alleanza a difendere i suoi membri. Inoltre l’inclusione delle forze del Comando Indo-Pacifico evidenzia l’interesse della NATO a coordinare le strategie di difesa su scala globale, considerando anche le tensioni con altre potenze come la Cina.
La presenza significativa di risorse navali e aeree, insieme a esercitazioni complesse, serve a rafforzare la capacità di risposta rapida della NATO e a migliorare l’interoperabilità tra le forze alleate. Questo tipo di preparazione è cruciale per mantenere un equilibrio di potere nella regione e per prevenire qualsiasi escalation militare da parte della Russia. Queste esercitazioni non solo rafforzano le capacità difensive della NATO ma inviano anche un forte segnale di coesione e prontezza militare in un momento di alta tensione geopolitica.