di Giuseppe Gagliano –
I leader europei al vertice della NATO a Washington stanno cercando di convincere i contribuenti americani del valore dell’alleanza militare, poiché la questione della condivisione degli oneri è diventata un argomento politico cruciale negli Stati Uniti. Con la possibilità di una seconda amministrazione Trump, questa questione rischia di diventare un serio ostacolo per l’alleanza. Durante il vertice il presidente della Lettonia, Edgars Rinkēvičs, ha sottolineato che l’Europa sta facendo più degli Stati Uniti in termini di supporto finanziario e militare all’Ucraina, un messaggio che ritiene importante per il pubblico americano. I funzionari europei sono preoccupati per i disordini politici sia negli Stati Uniti sia in Europa. Negli Stati Uniti l’aspra lotta al Congresso sul disegno di legge supplementare per l’Ucraina ha complicato l’impegno finanziario pluriennale per gli aiuti militari. Un altro funzionario europeo ha affermato che è essenziale segnalare che gli europei stanno assumendo un peso maggiore della propria sicurezza, un messaggio cruciale per l’Ucraina, la Russia e il pubblico interno. Rinkēvičs ha riconosciuto che le persone comuni spesso si preoccupano più di questioni economiche, sociali e di sicurezza interna, e che queste preoccupazioni devono essere affrontate con la stessa serietà delle questioni geopolitiche. I sondaggi mostrano che le opinioni sulla NATO sono soggette a una divisione partigiana negli Stati Uniti, con un calo del sostegno tra i repubblicani. I leader europei hanno adottato approcci diversi, con alcuni punti di discussione rivolti anche al candidato repubblicano. Il ministro della difesa estone, Hanno Pevkur, ha paragonato la NATO a un club in cui, pagando una quota, si ha il diritto di giocare, un riferimento destinato a Trump. Il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, ha affermato di sostenere la NATO, ma ha chiesto ai leader europei di rispettare l’impegno di spendere il 2% del PIL per la difesa, legando la sicurezza nazionale alla sicurezza dei confini degli Stati Uniti. I critici affermano che gli Stati Uniti stanno attraversando un periodo di isolazionismo, con un’istinto isolazionista che emerge in tempi di difficoltà economiche o di disillusione, come dopo la guerra in Iraq. Diversi analisti di politica estera liberali hanno chiesto da anni una moderazione nella proiezione militare degli Stati Uniti, specialmente in Europa. Stephen Wertheim, ricercatore senior presso il Carnegie Endowment for International Peace, sostiene che l’onere della difesa europea dovrebbe passare all’Europa, con gli Stati Uniti in un ruolo di supporto. Wertheim è uno dei numerosi esperti che hanno esortato i leader della NATO a non invitare l’Ucraina a diventare membro, sostenendo che ciò potrebbe incentivare la Russia a prolungare la guerra per impedire l’adesione dell’Ucraina alla NATO.