Nicaragua. Continuano gli arresti dei leader dell’opposizione in vista delle elezioni generali di novembre

di Alberto Galvi

Nel fine settimana in Nicaragua il governo del presidente Daniel Ortega ha fatto arrestare cinque leader dell’opposizione. Si tratta di Hugo Torres, Dora María Téllez, Ana Margarita Vijil, Suyen Barahona e Tamara Dávila, arresti che hanno portato a 12 il numero degli oppositori detenuti dal 2 giugno, tra cui quattro candidati alle elezioni generali di novembre. Ortega è andato oltre l’arresto di potenziali candidati rivali alle elezioni e ha iniziato far mettere agli arresti qualsiasi membro di spicco dell’opposizione.
Già quattro potenziali candidati dell’opposizione sono finiti in cella: Félix Maradiaga, Sebastián Chamorro, Cristiana Chamorro e Arturo Cruz Sequeira, i quali avrebbero potuto contestare la sua candidatura per il quarto mandato consecutivo. Ora molti leader dell’opposizione del Nicaragua temono che sia solo questione di tempo prima che la polizia arrivi anche per loro.
Quasi tutti i detenuti sono stati accusati di complottare contro la sovranità e l’indipendenza del Nicaragua e di organizzare atti terroristici con l’aiuto finanziario di potenze straniere. In base a una legge approvata a dicembre, il governo di Ortega ha il potere di dichiarare unilateralmente questi cittadini colpevoli dei reati ascritti e per questo motivo non potranno candidarsi a cariche pubbliche. Il tradimento è punibile con la reclusione fino a 15 anni.
In seguito alla rivoluzione sandinista che ha estromesso Somoza, Ortega ha inizialmente guidato il Nicaragua nel 1979 e ne divenne per la prima volta presidente nel 1985; è stato rieletto nel 2006 e da allora è rimasto sempre in carica vincendo anche le elezioni del 2011 e del 2016 insieme a sua moglie Rosaria Murillo, che è stata invece eletta vicepresidente.
Nessuno poteva immaginare che le proteste iniziate il 18 aprile 2018 sarebbero potute sfociare in una repressione tanto violenta, provocando la morte di 351 persone. Negli anni successivi gli Usa, il Regno Unito e l’Ue hanno imposto sanzioni ai funzionari nicaraguensi, accusati di minare la democrazia. Nelle elezioni presidenziali di novembre Ortega dovrebbe ottenere il quarto mandato consecutivo.
La campagna di terrore delle ultime settimane del regime nicaraguense ha portato ad arresti sempre più arbitrari, ma nei prossimi giorni i membri dell’OEA (Organización de los Estados Americanos) dovrebbero inviare un segnale chiaro al regime nicaraguense per l’interruzione delle repressioni.