Nicaragua. Dal Venezuela all’Iran: parte il tentativo di ripresa economica del paese centroamericano

di Alberto Galvi

Da quando il Venezuela vive una crisi economica senza precedenti, il Nicaragua di Ortega cerca un nuovo alleato che possa sostituire il paese sudamericano. Ricordiamo che entrambi i paesi sono alleati in importanti organizzazioni regionali come l’ALBA (Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra América), e il PetroCaribe (Unión de Petróleo del Caribe).
L’ALBA è stata promossa dal Venezuela e da Cuba, in alternativa all’ALCA (Área de Libre Comercio de las Américas) voluta dagli Stati Uniti. I primi partner furono Venezuela e Cuba, che nel dicembre 2004 firmarono una Dichiarazione congiunta a l’Avana. Nel gennaio 2007 si unì al gruppo il Nicaragua, con l’ascesa al potere di Daniel Ortega.
Il PetroCaribe è un’alleanza tra il Venezuela e altri paesi della regione, iniziata nel giugno del 2005, e offre ai suoi membri un trattamento preferenziale per l’acquisto di energia a un prezzo scontato, e un’opzione di pagamento in natura anziché in contanti. Al terzo vertice si è unito anche il Nicaragua.
All’Inizio di quest’anno, il governo nicaraguense è stato uno dei pochi che ha riconosciuto la legittimità del governo Maduro, contro l’autoproclamato governo di Juan Guaidó. In Nicaragua circa un anno fa, sono iniziate le proteste contro il governo per le riforme del sistema pensionistico, che hanno provocato più di 325 morti.
Il Dipartimento del Tesoro americano, ha anche imposto sanzioni alla moglie di Ortega, la vice presidente Rosario Murillo, a suo figlio Laureano Ortega e a 9 alti funzionari per riciclaggio di denaro sporco e violazioni dei diritti umani.
La Repubblica islamica dell’Iran ha caratteristiche molto simili al Venezuela, innanzitutto è un paese grande esportatore di petrolio e membro dell’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries), e poi è tra i paesi avversi agli Stati Uniti.
Nei giorni scorsi, il Parlamento nicaraguense ha approvato con il voto contrario dell’opposizione, un accordo economico bilaterale con l’Iran, in cui entrambi i paesi si sono impegnati a creare le condizioni favorevoli per attrarre investimenti.
La cooperazione economica tra Nicaragua ed Iran si attua già in diversi settori, tra cui commercio, industria, energia, agricoltura e finanza. L’Iran per bocca del suo ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, ha espresso particolare interesse per possibili investimenti nel settore agricolo, software e applicazioni digitali e nell’industria farmaceutica.
Il Nicaragua e l’Iran intrattengono rapporti bilaterali da anni ormai, ma sperano di incrementare i loro rapporti in settori quali trasporti, progetti petrolchimici, energia e banche.
Daniel Ortega è uno dei principali alleati dell’Iran in America Latina, sostenendo il programma nucleare iraniano. I 2 paesi sono alleati dal 10 gennaio 2012, da quando Ortega ha giurato per il suo secondo mandato consecutivo in Nicaragua.
Ci sono molte similitudini tra questi 2 paesi. La Repubblica islamica affronta da sempre tensioni diplomatiche con gli Stati Uniti, specialmente dopo che il presidente Donald Trump ha deciso di ritirarsi nel 2018 dall’accordo sul programma nucleare iraniano, firmato nel 2015. Nel frattempo, il Nicaragua sta vivendo una crisi politica innescata dalle proteste iniziate nell’aprile 2018.
I rapporti economici con l’Iran, aiuteranno il Nicaragua a mitigare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti al paese centroamericano. Il Nic Act per esempio, pone il veto ai prestiti delle istituzioni finanziarie internazionali al Nicaragua per lo sviluppo di diverse aree del paese.
Il problema per il Nicaragua, è che l’Iran sta vivendo un periodo di forti tensioni con gli Stati Uniti. Un’alleanza con un suo acerrimo nemico, non aiuteranno le relazioni diplomatiche tra Nicaragua e Stati Uniti, che al momento sono molto tese. Sarebbe meglio per il Nicaragua riallacciare i rapporti con i paesi vicini, per cercare di raffreddare i rapporti con gli Stati Uniti, che rimane comunque politicamente avverso al Nicaragua.
Ortega oltre agli accordi con l’Iran, ha intenzione di riprendere il progetto per la costruzione di un canale interoceanico, con l’ausilio di una società cinese, la HKND Group. La costruzione di questo canale darebbe al Nicaragua un’ulteriore fonte di ricchezza per lo sviluppo economico del paese.