Nicaragua. Dopo la rottura con Taiwan, la Cina riapre l’ambasciata a Managua

di Alberto Galvi

Con l’inizio del nuovo anno la Cina ha riaperto la sua ambasciata in Nicaragua, poche settimane dopo che il paese centroamericano ha trasferito il riconoscimento diplomatico da Taiwan a Pechino. Il riconoscimento diplomatico da Taiwan a Pechino ha implicato l’immediata registrazione di tutti i beni immobili, mobili, attrezzature e mezzi a favore dello Stato riconosciuto con proprietà assoluta e illimitata del dominio, ovvero della Repubblica Popolare Cinese. La Cina rivendica Taiwan come parte del suo territorio e ha intensificato la pressione per isolare l’isola sulla scena internazionale.
Il governo Ortega aveva concesso a Taiwan due settimane per lasciare l’ambasciata di Managua, ma lo stesso edificio era appena stato donato da Taipei alla Chiesa cattolica nicaraguense, molto critica nei confronti del governo sandinista. Il paese centramericano ha quindi minacciato il clero di portarlo in tribunale se avessero osato rivendicarne la donazione. Requisendo l’ex ambasciata di Taiwan, il governo ha affermato che sono di proprietà della Cina, e all’inaugurazione della nuova ambasciata cinese erano rpesenti il ministro degli Esteri nicaraguense Moncada e altri funzionari tra cui Laureano Ortega, figlio e consigliere del presidente Daniel Ortega.
Il governo di Daniel Ortega mantiene un contenzioso con la Chiesa cattolica del Nicaragua in seguito al sostegno umanitario fornito alle vittime della repressione governativa delle manifestazioni del 2018, che hanno provocato più di 300 morti.
Ortega ha vinto un quarto mandato alle elezioni dello scorso novembre, in cui i suoi principali rivali erano in carcere. Subito dopo il Nicaragua ha interrotto i rapporti con Taiwan ristabilendo i rapporti diplomatici con la Cina, pubblicamente ringraziata per la donazione di un milione di vaccini Sinopharm contro il COVID-19, la prima donazione di Pechino dopo il ripristino delle relazioni diplomatiche.
Ortega aveva stabilito le relazioni con la Cina già nel 1985, ma dopo aver perso le elezioni nel 1990 il Nicaragua aveva riconosciuto Taiwan. Ortega è tornato al potere nel 2007 e ha vinto la rielezione lo scorso novembre.
L’annuncio di tre settimane fa lascia Taiwan con solo 14 alleati diplomatici: Belize, Saint Vincent e Grenadine, Tuvalu, eSwatini, Guatemala, Paraguay, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Haiti, Santa Sede, Honduras, Isole Marshall, Nauru e Palau, anche se Taipei rafforza i legami con molti paesi occidentali in modo non ufficiale, inclusi gli Stati Uniti.
La Cina ha passato decenni a incoraggiare gli alleati diplomatici di Taiwan a cambiare schieramento, inclusi negli ultimi anni altri tre in America Latina: Panama, El Salvador e Repubblica Dominicana. Dopo il Nicaragua si pensa che il prossimo paese che abbandonerà l’alleanza con Taiwan sarà l’Honduras, con suo neoeletto presidente, Xiomara Castro.
Il ripristino dei legami con la Cina arriva mentre si intensificano le sanzioni contro il Nicaragua da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.