Nicaragua. Il Parlamento ha sciolto la Croce Rossa, considerata ostile al governo Ortega

di Alberto Galvi

Il Parlamento nicaraguense ha votato lo scioglimento della sezione locale di un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro come la Croce Rossa, un’iniziativa che è parte della repressione in corso contro gruppi considerati ostili al governo di Daniel Ortega.
La legge per bloccare la Croce Rossa è passata all’unanimità lo scorso 10 maggio, con la legislatura sotto il controllo del Partito Sandinista di Ortega. L’attacco alla Croce Rossa arriva per sopprimere i presunti critici del governo e di altre organizzazioni, inclusa la Chiesa cattolica. I legislatori hanno chiesto la creazione di una nuova Croce Rossa nicaraguense che funzioni come organismo decentralizzato e autonomo sotto il ministero della Salute.
Ancora non è chiaro come il paese finanzierebbe una simile impresa, ma il governo nicaraguense sequestrerà le proprietà della Croce Rossa nel paese. Inoltre ha accusato la Croce Rossa per il ruolo avuto nelle manifestazioni antigovernative del 2018. Quelle proteste, scatenate dalle modifiche al sistema di sicurezza sociale del Nicaragua, sono rapidamente cresciute grazie a un movimento guidato dagli studenti.
Tra aprile 2018 e luglio 2019 si stima che 355 persone siano state uccise negli scontri con le forze governative. Una repressione, dicono gli osservatori, che ha portato all’incarcerazione di centinaia di oppositori e alla fuga all’estero di oltre 100mila persone.
La Croce Rossa ha riferito che la sua partecipazione alle proteste si è limitata al soccorso dei feriti, ma il governo del Nicaragua ha accusato l’organizzazione di violare il suo impegno di neutralità politica.
Dalla metà del 1800 ad oggi, la Croce Rossa ha fornito in tutto il mondo soccorsi in caso di calamità e assistenza di emergenza durante i periodi di conflitto. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa è stato istituito nel 1863 per aiutare le persone colpite da conflitti e violenze armate. Inoltre impiega oltre 21mila persone in più di 100 paesi. Il mandato della Croce Rossa in Nicaragua è iniziato con un decreto del 1958 che è stato abrogato nella risoluzione dello scorso 10 maggio. Finanziato principalmente da donazioni, ha contato circa 2mila volontari e 63 ambulanze nella regione.
Più di 3mila gruppi e organizzazioni non governative sono stati chiusi in Nicaragua come parte della repressione del presunto dissenso. Il regime di Ortega ha anche arrestato 40 oppositori politici e li ha accusati di crimini tra cui cospirazione e tradimento. Ciò avviene dopo che il Nicaragua ha mandato in esilio negli Stati Uniti 222 prigionieri politici, privando loro e altri critici della cittadinanza.