di Alberto Galvi –
Il Nicaragua ha interrotto le relazioni diplomatiche con Taiwan, lasciando il paese orientale con solo 14 alleati formali tra le continue pressioni della Cina, che rivendica l’isola come propria. Alla decisione il governo di Managua è arrivato per aderire, uno dei tre paesi della regione a farlo, al progetto ambizioso della Nuova via della Seta, operazione questa di enorme portata infrastrutturale globale del valore di oltre 3 trilioni di dollari. In base all’accordo firmato con la controparte cinese, il governo del Nicaragua ha garantito di non avere alcun contatto ufficiale con Taiwan per il futuro.
Il Nicaragua aveva stabilito relazioni diplomatiche con Taiwan negli anni ’90, quando il presidente Violeta Chamorro aveva assunto il potere dopo aver sconfitto alle urne il regime sandinista di Daniel Ortega, il quale una volta tornato al potere nel 2007 aveva mantenuto stretti legami con Taipei.
La recente vittoria alle presidenziali dello scorso novembre ha conferito ad Ortega il quarto mandato, e da quel momento le posizioni del governo nicaraguense nei confronti di quello di Taiwan sono cambiate.
La Repubblica Popolare Cinese si rifiuta di mantenere le relazioni diplomatiche con qualsiasi paese che riconosca la Repubblica di Cina, cioè Taiwan, e il Partito Comunista Cinese ha passato gran parte degli ultimi 40 anni a tentare di isolare la nazione considerata secessionista allontanando con offerte di sostegno economico gli alleati diplomatici di Taipei.
I rimanenti alleati di Taiwan sono quindi Tuvalu, Nauru, Palau, Isole Marshal, Honduras, Paraguay, Haiti, Santa Sede, Eswatini, Belize, Saint Vincent e Granadine e Saint Kitts e Nevis e Guatemala.
Il governo di Ortega aveva fatto affidamento sul sostegno finanziario di Taiwan dopo le varie sanzioni di Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea tra cui una donazione di 3 milioni di dollari alla polizia nel 2018 e un prestito di 100 milioni di dollari nel 2019. Altri aiuti esteri da Taiwan hanno assunto la forma di progetti come quelli di sviluppo agricolo, mense scolastiche e assistenza sanitaria.
