Nicaragua. L’Onu, ‘ripristinare i diritti civili ‘

di Giuseppe Gagliano –

Il contesto politico del Nicaragua presenta una situazione di grave crisi dei diritti umani sotto il regime del presidente Daniel Ortega. Negli ultimi anni, la repressione è aumentata, con arresti arbitrari, torture e limitazioni alle libertà civili, tra cui la libertà di espressione e di associazione. Il rapporto delle Nazioni Unite del 2 settembre 2024 evidenzia che le violazioni dei diritti umani, iniziate nel 2018 con le proteste contro la riforma della previdenza sociale, si sono intensificate, coinvolgendo l’apparato di sicurezza governativo. La repressione ha colpito soprattutto oppositori politici e la popolazione indigena, con casi documentati di torture, sparizioni forzate e maltrattamenti. Volker Turk, leader dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha sottolineato la necessità di un urgente cambiamento politico in vista delle elezioni del 2026. La crisi del Nicaragua è multiforme e colpisce profondamente la società civile, che si trova sempre più oppressa e intimidita. Le richieste internazionali sono chiare: liberare i prigionieri politici, porre fine alla tortura e ripristinare i diritti civili per consentire al popolo nicaraguense di partecipare liberamente alla vita politica.