Nicaragua. Proteste per la riforma delle pensioni, 25 morti

Notizie Geopolitiche –

La protesta per la riforma delle pensioni, che prevede maggiori contributi da parte dei lavoratori ed assegni più bassi, si è trasformata in una carneficina in Nicaragua, dove almeno 25 persone sono rimaste uccise perlopiù da colpi di arma da fuoco sparati durante le manifestazioni. Accanto al numero accertato dei morti vi è anche quello ancora più alto dei dispersi, almeno 43, e dei feriti, 67.
Tra le vittime anche un giornalista, Angel Gahona, colpito da un proiettile mentre stava documentando in diretta Facebook quanto stava accadendo, ma ancora non si sa se a sparargli sono stati gli agenti o i manifestanti.
Il grosso della protesta si è tenuto nella capitale Managua, dove gli studenti hanno occupato le università, e da più parti si è parlato di atteggiamento violento e repressivo delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti, cosa condannata anche dalla conferenza episcopale del Nicaragua.
Le proteste in corso sono assai violente, con poliziotti che sparano proiettili di gomma e gas lacrimogeni contro riottosi che sfondano vetrine ed appiccano incendi.
La riforma delle pensioni voluta dal presidente sandinista Daniel Ortega, che nelle ultime ore si è detto disponibile a trattare in cambio della sospensione dei disordini, serve per far quadrare i costi previdenziali, ma opposizioni e manifestanti lo accusano di aver dilapidato i fondi destinati all’Istituto Nicaraguense di Sicurezza Sociale (INSS) in progetti di dubbia utilità legati al suo stesso entourage.