Nuovo accordo fra Gb e Francia per contrastare i traffici di clandestini attraverso la Manica

di Alberto Galvi

Il Regno Unito e la Francia hanno firmato un nuovo accordo per cercare di fermare il movimento di irregolari che attraversano la Manica, aumentando le pattuglie e la tecnologia per chiudere una rotta pericolosa che rifugiati e migranti usano nella speranza di raggiungere il Regno Unito su piccole imbarcazioni.
Il ministro dell’Interno britannico Priti Patel ha accettato di pagare alla Francia circa 28 milioni di sterline per contrastare il fenomeno dell’immigrazione, cifra che si aggiunge ai 150 milioni di sterline erogate da Londra al governo francese negli ultimi 10 anni.
Patel ha affermato che ci sarà una maggiore condivisione di informazioni tra le forze di sicurezza e le forze dell’ordine dei due paesi: l’accordo include misure per aiutare i migranti a trovare alloggio in Francia, nonché per aumentare la sicurezza delle frontiere nei porti nel nord e nell’ovest del paese.
L’accordo prevede che a partire dal 1 dicembre 2020 la polizia francese pattuglierà quasi 100 miglia di costa, solitamente presa di mira dalle reti di trafficanti di persone. Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin raddoppierà il numero di poliziotti sulle spiagge francesi, investirà di più in tecnologie, in sorveglianza e in tecnologia radar a supporto delle forze dell’ordine.
Quest’anno centinaia di persone tra cui alcuni bambini sono state individuate mentre si dirigevano in Inghilterra partendo da campi improvvisati nel nord della Francia, navigando su una delle rotte marittime più trafficate al mondo in gommoni sovraccarichi, ed alcuni di loro sono annegati. I dati riportano di 4 decessi nel 2019 e di sette quest’anno.
I due ministri hanno reso nota l’intenzione per il prossimo anno di voler rendere il percorso migratorio non più praticabile da scafisti senza scrupoli. Il Regno Unito e la Francia prevedono di continuare uno stretto dialogo per ridurre le pressioni migratorie verso il confine condiviso.
Dall’inizio dell’anno più di 8.500 migranti hanno cercato di attraversare la Manica e raggiungere il Regno Unito, un dato in forte aumento rispetto ai 1.850 del 2019. Patel è stata criticata dalle opposizioni londinesi per il fallimento del governo nell’affrontare l’ondata di migranti su piccole imbarcazioni che attraversano lo stretto di mare, al punto che il primo ministro Boris Johnson starebbe valutando di sostituirla attraverso un rimpasto di governo previsto per il nuovo anno.
Il Regno Unito sta anche pianificando di introdurre un nuovo sistema di asilo già fortemente criticato da diverse organizzazioni per la tutela dei diritti umani.
In più riprese il governo francese ha invece tentato di chiudere a Calais la “Giungla”, una tendopoli dove migliaia di migranti si riuniscono nel tentativo di prendere il viaggio per la Gran Bretagna, ma ogni intervento non ha fatto altro che spostare di qualche metro le abitazioni improvvisate.

La “Giungla” di Calais.