Onu. Sereni, ‘rafforzare l’attività di peacebulding durante la pandemia’

Farnesina

“Come ha affermato di recente il Segretario Generale Guterres, ‘La pandemia ha dimostrato la fragilità del nostro mondo’. Tenere sotto controllo la violenza nei conflitti è diventato più difficile ovunque. Di conseguenza, l’importanza delle attività ONU nel peacebuilding è considerabilmente aumentata”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, intervenendo alla Conferenza di rifinanziamento del Peacebuilding Fund delle Nazioni Unite.
“Prevenzione delle crisi, soluzioni politiche e azione per una pace sostenibile: queste – ha proseguito Sereni – sono le priorità per l’ONU e i suoi Stati membri. Non abbiamo strumento migliore della costruzione della pace per raggiungere questi obiettivi ed evitare tutte le sofferenze umane, le conseguenze psicologiche e materiali dei conflitti. Finora, il Fondo ONU per il peacebuilding ha contribuito alla promozione della pace e della sicurezza, dello sviluppo, della giustizia e dei diritti umani in molti Paesi”. “Il suo approccio multidimensionale e inclusivo – ha detto ancora la Vice Ministra – ha il sostegno dell’Italia, che condivide l’importanza di valorizzare le comunità locali e la collaborazione tra l’ONU e gli attori regionali nell’azione di peacebuilding. Ma, come detto dal Segretario generale, serve un ‘salto di qualità’ nel finanziamento del Fondo. Un suo aumento è necessario per sostenere la Strategia di peacebuilding 2020-2024”. “A questo proposito, negli ultimi anni, l’Italia ha sempre contribuito al Fondo e – ha concluso Sereni – continuerà a garantire il suo impegno anche in futuro”.