Opec. Raggiunta l’intesa sul taglio alla produzione

di Guido Keller

Agli inizi del mese scorso si era consumata alla riunione Opec+ di Vienna un’aspra diatriba tra la Russia e l’Arabia Saudita sulla produzione del petrolio che si era tradotta in un un consistente aumento della produzione e in un forte calo del prezzo del Brent, che alla fine del mese era arrivato a 25 dollari al barile, i minimi dal 2003.
Per gli Usa, che producono il petrolio di scisto, costoso per la produzione, si era trattato di una vera e propria mazzata, ed in questa chiave va letto il rifiuto della Russia di sottoscrivere l’accordo con l’Arabia Saudita di abbassare la produzione per sostenere i prezzi.
Oggi però a riunione dell’Opec+, cioè il tavolo dei paesi Opec allargato ai paesi produttori non Opec (tra cui la Russia e il Qatar), si è conclusa con un’intesa sul taglio alla produzione di di 9,7 milioni di barili al giorno, cioè il 10% della produzione giornaliera mondiale. Di tratta di un’iniziativa volta a sostenere i mercati già provati da una minor richiesta dovuta alle restrizioni alla circolazione per l’emergenza coronavirus, ed ancora non è detto che la misura adottata a Vienna sia sufficiente ad affrontare la poca domanda in corso, con le linee aeree praticamente ferme, e aziende di mezzo pianeta chiuse ed i trasporti ridotti all’osso.
L’unico paese ad aver spuntato una soluzione tutto sommato favorevole è il Messico, che taglierà la produzione solo di 100mila barili al giorno, ma il presidente Usa Donald Trump si è detto comunque soddisfatto perché nel suo paese non andranno in fumo migliaia di posti di lavoro. Stati Uniti, Brasile e Canada contribuiranno con una riduzione complessiva di 3,7 milioni di barili al giorno, mentre già la produzione della Russia è già scesa a 11,29 milioni di barili per il venir meno della domanda.
L’accordo durerà fino a giugno, poi il tabloid ella produzione dovrebbe essere portato a 8 milioni di barili al giorno.

I Paesi Opec sono: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti Emirati, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Venezuela, Guinea Equatoriale, RD del Congo, Gabon.

I paesi non Opec sono: Canada, Messico, Stati Uniti d’America, Bahrein, Oman, Qatar, Cina, Kazakistan, Russia, Indonesia e Norvegia.