Palestina. Gli Usa riducono la rappresentanza presso i palestinesi

Il consolato generale è stato incorporato nell’ambasciata trasferita a Gerusalemme.

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Ferri sempre più corti fra i palestinesi e l’amministrazione Usa, dopo che questa ha preso la decisione di trasferire la propria ambasciata a Gerusalemme. Un’ostilità sempre più marcata e peraltro poco celata a Washington, dove il presidente Donald Trump è stato eletto grazie al determinante supporto delle potenti lobby sioniste del paese.
Come lo stesso Trump aveva annunciato in ottobre, oggi gli Usa hanno ridimensionato la propria rappresentanza diplomatica a Gerusalemme Est incorporando il consolato generale nell’ambasciata ”al fine di formare un’unica missione diplomatica”, come ha reso noto il Dipartimento di Stato in una nota.
Poco più di un anno fa gli Usa hanno tagliato in modo consistente i propri finanziamenti all’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, versando soltanto 60 milioni di dollari a fronte degli oltre 350 milioni corrisposti nel 2017.