Perù. Ballottaggio: il duello Castillo-Fujimori è lo scontro tra la sinistra marxista e i neoliberisti

di Alberto Galvi

Il ballottaggio tra i candidati alla presidenza peruviana viene disputato da Pedro Castillo, di Perù Libre e Keiko Fujimori, di Fuerza Popular. I due si incontreranno alle urne domenica 6 giugno, e il vincitore assumerà la presidenza il 28 luglio nel mezzo di una delle peggiori crisi della recente storia peruviana, a causa della pandemia di coronavirus.
Pedro Castillo è un insegnante di scuola elementare ed è in corsa per la presidenza con Peru Libre, che si definisce un partito marxista di sinistra che ha ottenuto il sostegno delle zone rurali del paese. Castillo ha incontrato il malcontento di molti peruviani poveri, soprattutto nell’interno del paese, storicamente dimenticati dal centralismo della capitale. Nel 2017 Castillo ha acquisito notorietà guidando uno sciopero degli insegnanti in varie regioni del paese che è durato 75 giorni per chiedere, tra le altre cose, un aumento di stipendio per gli insegnanti peruviani.
Il candidato alla presidenza di Perù Libre ha proposto un programma responsabile per sbloccare i progetti dei governi regionali e locali, in modo che possano eseguire il loro budget e riattivare l’economia. Inoltre ha indicato che se in due mesi queste autorità non eseguiranno il loro bilancio, sarà il governo nazionale a realizzare i lavori che consentiranno la creazione di posti di lavoro. Castillo ha precisato che sarà indetto un referendum e saranno rivisti i contratti con le società transnazionali, in modo che quelle risorse possano essere reindirizzate alla sanità, all’istruzione e all’agricoltura che i peruviani meritano.
Pedro Castillo come candidato alla presidenza, propone di scrivere una nuova costituzione attraverso un’Assemblea costituente, aumentare il budget per l’agricoltura e difendere e conservare l’ambiente, in opposizione al neoliberismo. Inoltre saranno rivisti i contratti con le società transnazionali, in modo che quelle risorse possano essere reindirizzate alla sanità, all’istruzione e all’agricoltura che i peruviani meritano.
Castillo ha anche ribadito che rinuncerà allo stipendio da presidente della Repubblica e che ridurrà lo stipendio di ministri e dei membri del Congresso per destinare quelle risorse ai peruviani. Infine ha proposto di concedere la pensione agli anziani di età superiore ai 60 anni e non più come adesso ai 65 anni di età. Il leader di Perù Libre combatterà il crimine con l’istruzione delle famiglie e ha assicurato che rafforzerà la polizia e le pattuglie contadine. Inoltre vuole recuperare il gas della Camisea e le risorse naturali per i peruviani.
Nel suo piano di governo Castillo propone di cambiare l’economia sociale di mercato stabilita dall’attuale costituzione per una economia popolare con lo Stato che ha funzioni di controllore, pianificatore, innovatore, imprenditore e protettore e rinegoziare la distribuzione dei profitti delle società estrattive transnazionali. Inoltre propone di aumentare il budget per l’istruzione, mentre sulle questioni sociali si è espresso contro la legalizzazione dell’aborto e del matrimonio paritario.
Keiko Fujimori è la leader del partito Fuerza Popular, che è uno dei politici più noti e controversi del Perù. Questa è la terza volta che Keiko Fujimori cerca di diventare presidente. Keiko è la figlia dell’ex presidente Alberto Fujimori, che ha governato il Perù dal 1990 al 2000 e attualmente sta scontando una pena detentiva di 25 anni per violazioni dei diritti umani.
Se vincesse il ballottaggio sarebbe la prima donna presidente del Perù. Keiko Fujimori ha scontato due volte parte di un ordine di detenzione preventiva tra ottobre 2018 e maggio 2020 a causa di un’indagine in corso sul presunto riciclaggio di denaro sporco da tangenti da parte della società di costruzioni brasiliana Odebrecht, per finanziare presumibilmente la sua campagna del 2011. La Fujimori ha annunciato che restituirà la capacità sanzionatoria all’ufficio del controllore generale per rimuovere i funzionari che hanno commesso atti illegali.
Durante la sua campagna elettorale la leader di Fuerza Popular ha difeso la costituzione del 1993 promulgata durante l’amministrazione del padre Alberto. Keiko Fujimori ha proposto di rafforzare la polizia attraverso una serie di misure che includono la concessione di attrezzature migliori e la remunerazione che gli agenti meritano.
Il piano del governo promette inoltre di promuovere una sana convivenza tra agricoltura e estrazione mineraria. La leader di Fuerza Popular ha indicato che ogni studente e insegnante avrà tra le mani un computer e un telefono cellulare che permetteranno loro di ricevere informazioni dirette per i propri studi.
La Fujimori si è espressa contro l’eutanasia e l’interruzione della gravidanza anche se non nel caso dell’aborto terapeutico, e a favore dell’unione civile dal punto di vista patrimoniale. Inoltre ha lanciato il programma Oxygen Bonus per le persone che hanno perso un membro della famiglia, al fine di sostenerle nei loro debiti. La Fujimori ha affermato che l’importo da 250 a 500 soles al mese sarà raddoppiato per gli anziani di 65 anni in pensione.
Al primo turno delle elezioni generali Pedro Castillo si è consolidato al primo posto con il 19 per cento dei voti a proprio favore. Al secondo posto la candidata di Fuerza Popular, Keiko Fujimori, che ha ottenuto il 13 per cento dei voti, assicurandosi il passaggio al secondo turno come contendente di Castillo. Per vincere il ballottaggio Keiko Fujimori dovrebbe cercare di unire gli elettori degli altri candidati di destra, in particolare Hernando de Soto, di Avanza País, e Rafael López Aliaga, di Renovación Popular, rimasti al terzo e quarto posto.