Perù. Castillo al voto di fiducia per il suo governo

di Alberto Galvi

In Perù il governo del presidente Pedro Castillo dovrà affrontare entro la fine del mese il voto di conferma da parte del Congresso guidato dall’opposizione, mentre il diplomatico di carriera Oscar Maurtua ha già prestato giuramento come nuovo ministro degli Esteri. Il Consiglio dei ministri è nominato dal presidente, che esercita anche il potere esecutivo. Castillo ha assunto la presidenza del Perù il 28 luglio 2021, e da subito è stato rassicurante circa l’incertezza che si è creata attorno alla sua figura di uomo di sinistra. Il governo è presieduto dal 29 luglio 2021 da Guido Bellido, anche se è stato indagato in quanto la Procura lo ha accusato di presunto riciclaggio di denaro nel finanziamento di Perù Libre.
Iber Maraví sarebbe a capo del ministero del Lavoro, anche se aveva legami con Movadef, considerato il braccio politico di Sendero luminoso. In totale sono state più di 20 le nomine nei ministeri e negli enti statali risultate non idonee per le denunce ricevute o per non avere il profilo richiesto per la posizione ricoperta.
Il designato ministro degli Esteri Héctor Béjar era noto per la sua posizione a favore dei regimi di Cuba e Venezuela, per cui Maurtua ha preso il suo posto dopo che si è dimesso sotto forti pressioni a causa dei commenti fatti prima di assumere l’incarico giorni scorsi. Maurtua è già stato ministro degli Esteri sotto il presidente centrista Alejandro Toledo.
Dietro queste nomine ci sarebbe Vladimir Cerrón, fondatore e presidente del partito marxista Peru Libre. Indagato anch’egli per corruzione, avrebbe esercitato pressioni su Castillo affinché mettesse persone del suo partito e associati in posizioni chiave nell’apparato statale.
In questo contesto difficile il presidente inizia a guidare il paese, con un Congresso dominato dall’opposizione e molto frammentato. Secondo la Costituzione ha il potere di sciogliere il Congresso nel caso in cui negasse la fiducia ai suoi ministri.