Perù. Esercito al confine con l’Ecuador per scoraggiare l’immigrazione illegale

di Alberto Galvi

Nelle ultime settimane il governo del Perù ha dispiegato le sue forze armate al confine con l’Ecuador, lungo la riva sinistra del fiume Zarumilla, per scoraggiare l’immigrazione illegale, che sarebbe aumentata con l’arrivo di cittadini stranieri clandestini, per lo più venezuelani. L’obiettivo sarà quello di monitorare i valichi di frontiera maggiormente utilizzati dall’immigrazione illegale.
Sul confine sono stati localizzati più di 50 veicoli dell’esercito peruviano, tra carri armati, veicoli blindati e auto di pattuglia, oltre a circa 1.200 soldati. La presenza militare davanti al territorio ecuadoriano arriva dopo che la PNP (Policía Nacional del Perú) ha annunciato in diverse parti della regione di Tumbes l’arresto di quasi 500 immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali di nazionalità venezuelana.
Questa situazione si verifica nel momento in cui è limitato il transito di persone attraverso il CEBAF (Binational Border Service Center), il principale passaggio legale per attraversare il confine tra Perù ed Ecuador.
Il Perù con oltre un milione di arrivi dal 2016 è il secondo Paese dopo la Colombia a ospitare il maggior numero di venezuelani. Di quel milione di migranti, il Perù ha concesso la residenza a oltre 477mila venezuelani, mentre quasi mezzo milione ha chiesto lo status di rifugiato, ma solo 1.282 di loro hanno ottenuto finora.
Secondo i dati dell’UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees) l’esodo migratorio venezuelano si è stimato in totale attorno ai 5,4 milioni di persone.
Il rischio che molti dei migranti possano essere positivi al Covid-19 fa aumentare ancora di più il già alto numero di morti e infezioni del Perù.
Il Paese andino è attualmente nel mezzo della seconda ondata di infezioni da Covid-19 con i suoi ospedali collassati per almeno un paio di settimane.
La decisione del governo peruviano di bloccare il massiccio arrivo dei venezuelani diventerà uno dei fondamentali argomenti di dibattito delle prossime elezioni generali.