Perù. Fujimori ancora sotto processo

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L’ex presidente peruviano Alberto Fujimori dovrà essere nuovamente processato per fatti che risalgono al 1992, quando era in carica. Lo ha deciso un tribunale del Perù, e le nuove accuse riguardano il “caso Pativilca”, cioè l’uccisione di sei persone commessa dal Grupo Colina, paramilitari pronti a tutto che per conto del presidente combattevano al di fuori di ogni regola il gruppo terrorista Sendero Luminoso.
Fujimori, condannato a 25 anni di carcere di cui ne ha scontati 12, è stato di recente graziato mentre si trovava in ospedale per gravi motivi di salute, ma il gesto dall’attuale capo dello stato, Pedro Pablo Kuczynski, ha suscitato non poche polemiche in quanto avvenuto pochi giorni dopo che il parlamento, dove Fujimori ha molti sostenitori, ha respinto la richiesta di impeachment per le accuse di finanziamenti illeciti ad opera della Odebrecht, la multinazionale brasiliana attiva nei settori delle costruzioni e dell’ingegneria civile che a causa delle tangenti si è trasformata in un buco nero che sta risucchiando presidenti e intere classi dirigenti dell’America Latina.
Gli squadroni della morte del Grupo Colina, caso sotto indagine presso la Corte interamericana per i Diritti umani, compirono diversi massacri in Perù, ma l’ex presidente è stato ritenuto responsabile in quanto a capo della repressione dell’omicidio di 27 persone (15 per il massacro di Barrios Altos, 10 per quello dell’università La Cantuta, del sequestro, della tortura e dell’uccisione dell’imprenditore Samuel Dyer e del giornalista Gustavo Gorritti. La condanna di Fujimori riguarda anche la decisione di sterilizzare 300mila donne indigene attraverso la “Contraccezione chirurgica volontaria”.
Oltre a questo nel 2010 la Corte suprema lo ha condannato ad altri 7 anni e sei mesi di reclusione per aver dato fondi pubblici pari a 15 milioni di dollari all’ex capo dei servizi segreti, Vladimiro Montesinos, per la paura che il suo braccio destro progettasse un colpo di Stato contro di lui.
Fuggito in un primo momento in Giappone, dove non era stato estradato in quanto cittadino per jus sanguinis, nel 2005 era arrivato a Santiago, in Cile, con un aereo privato, ma subito venne arrestato ed estradato in ottemperanza al mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpool.
Incarcerato, il 79enne Fujimori è stato di recente ricoverato in una clinica, e Kuczynski gli ha concesso la grazia per lo stato di salute precario.
Dal letto di ospedale Fujimori aveva diffuso un video in cui aveva affermato che “Sono consapevole che i risultati sotto il mio governo sono stati, in parte, ben accolti, ma riconosco che ho anche deluso una parte dei miei connazionali. Chiedo loro perdono dal profondo del cuore”.