di Alberto Galvi –
In Perù l’emergenza coronavirus ha fatto rivalutare una vecchia questione che negli ultimi anni aveva diviso la classe politica cioè la questione del servizio militare obbligatorio.
La legge sul servizio militare volontario a causa di una grave minaccia o di un pericolo imminente per la sicurezza e la difesa nazionale prevedono misure straordinarie per ampliare di fatto le forze armate, che potrebbero portare piano piano a reintrodurre la leva militare obbligatoria per sopperire alla mancanza di organico.
Il governo peruviano ha stabilito queste nuove misure in quanto non riesce ancora a fermare la diffusione del coronavirus. Inoltre per fronteggiare l’emergenza, ha bisogno di adottare regole più severe come quella dell’isolamento sociale obbligatorio. Secondo i dati del ministero della Salute gli infetti da COVID-19 aggiornati al 31 marzo 2020 erano 1.065, mentre i morti erano 30.
Attualmente, le forze armate per ordine del presidente Martín Vizcarra hanno assunto il controllo dell’ordine pubblico interno dato lo stato di emergenza che il paese sta vivendo a causa dell’aumento dei casi di coronavirus. Il governo ha inoltre esonerato dalla responsabilità penale i militari e la polizia che feriscono o uccidono le persone mentre pattugliano le strade per imporre la quarantena necessaria a combattere il coronavirus.
Per far rispettare queste regole più severe però i militari e la polizia stanno facendo il loro lavoro, ma di fronte a un simile futuro, il generale dell’esercito César Astudillo presenterà al governo la proposta di rendere il servizio militare obbligatorio per i sedicenni che non studiano. Ad oggi, il servizio militare è volontario in Perù ed è rivolto a cittadini di età compresa tra 18 e 30 anni.
Già alcune settimane fa il congressista Luis Yika, membro del partito Cambio 21 insieme ad altri colleghi (Clayton Galván, Lizbeth Robles, Marvin Palma, Sonia Echevarría, Maritza García, Lucio Ávila e Ricardo Vieria) di differente colore politico, ha presentato una proposta di legge relativa al ritorno del servizio militare obbligatorio. Se approvato nelle commissioni in seduta plenaria, il servizio militare avrà una durata massima di 12 mesi.
Per far fronte all’emergenza il governo peruviano ha intanto richiamato nelle forze armate i laureati del 2018, 2019 e 2020, che sono giovani che hanno completato il loro servizio militare volontario per 2 anni e sono chiamati a completare i numeri richiesti dall’ esercito per servire gli attivi, in conformità con la Costituzione peruviana e la Legge n. 29248 sul servizio militare.
La norma in questione entra in vigore il 1° aprile e avrà una durata di 60 giorni, un periodo che può essere prorogato. Questa norma porta la firma del presidente Martín Vizcarra ed è stata approvata dal ministro della Difesa, Walter Martos Ruíz.
Durante il periodo dell’emergenza nazionale, le forze armate svolgono funzioni a sostegno della polizia nazionale, relative all’isolamento sociale obbligatorio, attraverso il controllo di veicoli, stabilimenti persone e merci, per verificare la sospensione delle attività non consentite.
L’appello dei riservisti consentirà all’esercito di avere subito disponibile personale addestrato per supportare le operazioni assegnate per sostenere la sorveglianza e l’intervento durante la quarantena per prevenire la diffusione del coronavirus nel paese.
Oltre all’intervento dell’esercito, il governo peruviano sta preparando il più grande piano economico stanziato finora da un paese dell’America Latina per mitigare l’impatto della crisi del coronavirus attraverso lo stanziamento di una cifra superiore ai 25 miliardi di dollari che sono pari al 12% del Pil del paese.