Perù. La popolarità del presidente Castillo è in calo; il Congresso in mano all’opposizione

di Alberto Galvi

A un anno dalla sua nomina a presidente Pedro Castillo deve affrontare crescenti accuse di corruzione, un basso indice di gradimento e un’agenda legislativa nata morta perché il Congresso è dominato dall’opposizione.
Nell’ultimo anno il Congresso guidato dall’opposizione ha lanciato due tentativi di impeachment contro il presidente Castillo che però sono falliti, mentre ha approvato mozioni di censura contro quattro dei suoi ministri. Nell’ultimo atto del Congresso uscente, guidato dalla conservatrice Maria del Carmen Alva, è stato approvato un rapporto che propone accuse contro il presidente per presunta corruzione, un caso ora nelle mani della Procura generale.
La sua sfidante alla carica di presidente Keiko Fujimori, figlia dell’ex presidente Alberto Fujimori, ha ammonito Castillo per le sue politiche economiche, che a so giudizio potrebbero condurre il paese a una crisi simile a quella del Venezuela. Nei cinque anni precedenti l’elettorato peruviano aveva sopportato quattro presidenti e due Congressi, mentre era il 19 luglio 2021 quando l’autorità elettorale del Perù ha dichiarato Castillo vincitore del ballottaggio del 6 giugno dello scorso anno.
Alcuni giorni dopo aver assunto la carica di presidente, Castillo ha nominato un certo numero di candidati inesperti nel suo gabinetto. In mezzo a molteplici rimpasti di governo, le sue promesse di modifica della Costituzione sono state respinte dal Congresso. A marzo è sopravvissuto a un secondo tentativo di impeachment, guidato da partiti di destra con accuse di corruzione.
Il procuratore generale del Perù ha rivelato a maggio che Castillo sarebbe stato coinvolto in un’indagine per corruzione: Castillo è il primo presidente della storia del Perù ad essere indagato mentre è in carica. Il presidente è stato anche al centro di altre recenti indagini come quella sulle presunte pressioni della leadership militare per promuovere ufficiali favorevoli al suo governo.
Con un’opposizione divisa Castillo deve affrontare problemi crescenti. Gli scioperi nazionali dei sindacati dei camionisti e degli agricoltori per l’aumento dei costi di carburante, fertilizzanti e cibo innescato dalla guerra della Russia in Ucraina hanno minato la fiducia nella sua capacità di governare.
L’economia del Perù è rimasta relativamente stabile durante il mandato di Castillo, mentre il presidente ha proposto al Congresso una legge volta ad abbassare l’imposta sulle vendite di prodotti alimentari per evitare l’aumento dei prezzi. Resta ora da vedere quali azioni saranno intraprese sotto la nuova guida del Congresso da un capo di Stato sempre più isolato e indebolito.