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Il presidente della Commissione elettorale nazionale (Jne), Jorge Luis Salas, ha proclamato presidente del Perù Pedro Castillo, il candidato della sinistra radicale che al ballottaggio del 6 giugno ha battuto seppur di misura Keiko Fujimori. Dopo conteggi e riconsegni, ma anche accuse di brogli da parte della destra, Castillo ha preso il 50,12% delle preferenze, mentre la candidata della destra populista e figlia dell’ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000) è arrivata 49,87%. Lo scarto è stato solo di 44.263 voti, ma Fujimori ha fatto sapere di non voler dare battaglia e di accettare il risultato elettorale, ed ha comunicato che “riconosco i risultati, perché è quello che richiedono la legge e la Costituzione che ho giurato di difendere”.
Tra i punti annunciati dal 51enne Castillo per la sua presidenza vi è la nazionalizzazione delle industrie del settore degli idrocarburi e l’introduzione della pena di morte per ridurre la criminalità.