Pompeo vede Conte e Di Maio: rete 5G, ‘attenti ai cinesi’

Di Maio auspica un maggiore impegno degli Usa per salvaguardare il processo di Berlino.

di Guido Keller

Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo è arrivato oggi in Italia dove ha incontrato il collega Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte. Tra gli argomenti trattati sia alla Farnesina che a Palazzo Chigi il segretario Usa ha insistito sulla questione della rete 5G paventando la presenza cinese nelle infrastrutture strategiche italiane e dei paesi europei come pure il rischio di spionaggio.
A Conte il segretario di Stato Usa ha chiesto “di prestare attenzione alla privacy dei suoi cittadini”, anche perché “Il Partito Comunista Cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza in Italia per i propri interessi strategici, e di certo non loro non sono qui per instaurare partenariati sinceri”.
Intervenendo sul tema il ministero degli Esteri Di Maio ha voluto assicurare Pompeo spiegando che “Abbiamo ben presenti le preoccupazioni dei nostri alleati americani, ma l’Italia è ben conscia di dover garantire la sicurezza della rete 5G. Si tratta infatti di una nostra priorità, abbiamo già adottato una normativa specifica che aumenta la capacità di monitoraggio. Siamo inoltre favorevoli a regole europee comuni”.
Il capo della Farnesina ha poi aggiunto che “l’Italia è saldamente ancorata a Usa e Ue a cui ci uniscono interessi e valori comuni della Nato e delle democrazie. Per ci sono alleati, interlocutori e partner economici. Un Paese come il nostro è aperto a possibilità di investimento, ma mai fuori dai confini dell’Alleanza Atlantica”.
Un altro tema trattato è stato quello della crisi libica: va ricordato che nel corso del conflitto l’amministrazione Trump ha tenuto un atteggiamento soft per non dire ambiguo, persino con una sorta di via libera alla fallimentare offensiva del generale “di Tobruk” Khalifa Haftar contro il governo di Tripoli, appoggiato dall’Italia e riconosciuto dalla comunità internazionale.
Pompeo in proposito ha detto che “gli Usa hanno messo in atto uno sforzo diplomatico enorme per cercare di risolvere la situazione. E’ nell’interesse della regione e del popolo libico avere un cessate-il-fuoco”, ed ha auspicato la ripresa della produzione del petrolio con i profitti che devono essere distribuiti “nella maniera giusta”.
Di Maio detto che l’Italia “Conta moltissimo sull’influenza che gli Usa potranno esercitare sugli interlocutori libici e gli attori internazionali per evitare eventuali azioni di sabotaggio” del processo di Berlino, ed ha affermato che “Tutte le parti adesso si parlano l’una con l’altra”.