Portogallo. L’ambasciatore Cortese presenta il volume “Il palazzo dei conti di Pombeiro”

Il Giornale Diplomatico –

È proprio il caso di dire che l’ambasciatore Gaetano Cortese ha felicemente colpito ancora. Un’altra sede diplomatica italiana entra infatti, nella collana curata dall’ambasciatore Cortese, per la casa editrice Carlo Colombo di Roma, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio architettonico e artistico delle ambasciate italiane all’estero. Si tratta del prestigioso volume “Il Palazzo dei Conti di Pombeiro – Residenza dell’ambasciatore d’Italia a Lisbona”, dal 1925 residenza dell’ambasciatore d’Italia in Portogallo. L’edificio – che al piano terreno ospita gli uffici e al primo piano la residenza del capo missione – è stato costruito tra la prima e la seconda decade del ‘700. Modificato un secolo più tardi, è impreziosito da tre grandi pannelli di azulejos ed è circondato da un giardino di oltre mezzo ettaro con salici piangenti, palme secolari, magnolie e ibiscus.
Questa nuova perla di una lussuosa e interessante collana editoriale sarà presentata al Circolo del Ministero degli Esteri giovedì 15 settembre, alle ore 19.00 (Lungotevere Acqua Acetosa, 42 – 00197 Roma). Interverranno alla presentazione Stefano Polli, vice direttore dell’Agenzia ANSA; l’ambasciatore Uberto Vanni D’Archirafi, già diplomatico d’Italia a Lisbona; l’amb. Ludovico Ortona; l’amb. Emilio Barbarani; l’ambasciatore Gaetano Cortese, curatore della Collana dell’Editore Carlo Colombo; l’amb. Umberto Vattani, già segretario generale della Farnesina e presidente della Venice International University; l’editore Giovanni Battista Colombo.
Una presentazione che, al di là del suo pregevole contenuto artistico, si colloca nel 170° anniversario delle relazioni diplomatiche fra l’Italia e il Portogallo. La sede diplomatica è attualmente retta dall’ambasciatore Carlo Formosa.
Il libro curato dall’ambasciatore Cortese illustra con dovizia di particolari e moltissime fotografie la residenza dell’ambasciatore e le relazioni bilaterali tra l’Italia e il Portogallo dove i residenti italiani, che nel 2004 erano appena 2.500, oggi sono più di 15.000. E tra i quali, come ha sottolineato l’ambasciatore Uberto Vanni d’Archirafi, ci sono numerosi scienziati che hanno anche costituito lo scorso anno la prima “Associazione di Ricercatori e scienziati italiani in Portogallo”, che hanno dedicato ad Ipazia, la scienziata greca nata nel IV secolo ad Alessandria d’Egitto.
Ma a Lisbona, scrive l’ambasciatore. Vanni d’Archirafi, «ambasciatori del nostro Paese in Portogallo e nel mondo, ci sono anche le grandi imprese che nel Palazzo dei Conti di Bompeiro trovano sempre spazio quando si tratta di promuovere l’eccellenza italiana», perché «la diplomazia economica, insieme a quella culturale e scientifica, è il motore che anima la vita dell’ambasciata, potenziando le dinamiche sociali e politiche di una collaborazione bilaterale sempre più pregnante».
L’ambasciatore Gaetano Cortese, entrato in carriera nel 1969, ha rappresentato l’Italia a Zagabria, Berna, L’Aja, Washington DC e Bruxelles. È autore di numerose pubblicazioni e, in particolare, curatore della collana dell’Editore Carlo Colombo che ha illustrato le sedi diplomatiche italiane di Washington DC, Berlino, Bruxelles, Istanbul, l’Aia, Oslo e Vienna. Ed ora tocca a quella di Lisona.

Articolo in mediapartnership con il Giornale Diplomatico.