Prime confessioni di Abdeslam. Arresti in Belgio, Germania e Francia: uno pronto a colpire

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Abaaoud abdelhamidLe ultime notizie da Bruxelles riportano indiscrezioni sull’interrogatorio di Salah Abdeslam, il quale avrebbe detto agli inquirenti che “Abaaoud è il responsabile degli attentati del 13 novembre a Parigi”.
Abdelhamid Abaaoud, 27enne belga di origine marocchina noto anche come Umar al-Baljiki (“Il belga”), è morto nell’assalto al nascondiglio di Saint Denis, il quale è sempre stato indicato come la mente degli attentati.
Abdeslam ha spiegato che il 13 novembre a Parigi “Ho rinunciato quando ho parcheggiato la macchina” e “Ho fatto scendere i miei tre passeggeri, poi sono ripartito, ho guidato alla cieca, mi sono fermato da qualche parte, non saprei dove. Ho chiuso l’auto, ho portato via la chiave e sono rientrato nella stazione Montrouge. Ho fatto qualche fermata di metro, una o due. Sono sceso, ho camminato fino a un negozio di telefoni, ne ho comprato uno e ho contattato una sola persona: Mohamed Amri”, con il quale è poi partito alla volta di Bruxelles. Indiscrezioni riprese dalla stampa riportano che doveva farsi esplodere nello stadio, ma che mancava il liquido per l’esplosivo. Ha quindi aggiunto che la cintura esplosiva era stata fatta dal fratello Brahim nell’appartamento affittato a Bobigny, e che dopo aver rinunciato, l’ha “nascosta” in un “luogo discreto”.
I servizi segreti del Belgio, oltre ad aver dimostrato impreparazione e principianza (anche per le leggi eccessivamente garantiste del Regno), vanno in compagnia con l’ultima leggerezza della polizia venuta alla luce oggi: un poliziotto di Mechelen, dove è stato trovato dopo 4 mesi di fuga Abdeslam, aveva segnalato in un rapporto confidenziale l’indirizzo di rue des Quatre Vents numero 79, dove era nascosto il terrorista, ma l’informazione non era poi stata girata all’antiterrorismo di Bruxelles.
E’ emerso anche che i fratelli Brakaoui, uno dei quali era stato segnalato dalla Turchia e dall’intelligence marocchina, avevano lavorato nel personale delle pulizie dell’aeroporto Zaventem di Bruxelles, oggetto dell’attentato dello scordo 22 marzo.
Ieri sera in alcuni blitz nella capitale belga sono state fermate 6 persone, mentre due sono state arrestate in Germania; un siriano, il 28enne Naim al-Hamed, è ricercato in Francia, sempre in relazione alle stragi di Parigi: è indicato come “molto pericoloso e forse armato”.
Ieri a Parigi, banlieue di Argenteuil, è stato arrestato un 34enne, Reda Kriket, ormai pronto a colpire per un nuovo attentato: nella sua casa sono stati rinvenuti esplosivi, ma è stato anche dimostrato un collegamento con i fatti di Bruxelles.
Incredibilmente era stato condannato in Belgio a 10 anni in contumacia, insieme ad Abdelhamid Abaaoud, in quanto parte della “filiera siriana” nota come “Zerkani”. Gli inquirenti ritengono che avesse un passato di rapinatore e che aveva fatto partire per la Siria una trentina di persone.

Nella foto: Abdelhamid Abaaoud.