Romania “molto delusa” da no a ingresso in Schengen

TMNews, 23 set 11 –

La Romania è “delusa” dal nuovo ‘no’ alla sua adesione allo spazio Schengen e chiede all’Europa di “rispettare i trattati”, lanciando a sua volta un monito: come possiamo fidarci dell’Ue se poi si cambiano le regole a seconda dei problemi dei singoli Paesi, chiede il nuovo ministro romeno degli Affari europei. Ex commissario europeo tra il 2007 e il 2010, Leonard Orban sapeva bene che dalla riunione dei ministri dell’Interno dell’area di libera circolazione ieri sarebbe uscito il rifiuto all’ingresso della Romania. E oggi commenta, dichiarando “profonda delusione” e dubbi sul funzionamento dell’Unione. “Sento una profonda delusione. Abbiamo ottemperato a tutti i criteri di adesione per lo spazio Schengen e poi ci dicono semplicemnte ‘no’. Non ci danno neppure una prospettiva”, ha affermato Orban, al primo giorno da ministro incaricato dei dossier europei. L’Olanda e la Finlandia ieri hanno bloccato l’ingresso di Romania e Bulgaria nello spazio di libera circolazione, sostenendo di non avere fiducia nelle capacità di questi due Paesi – membri Ue dal 2007 – di controllare efficacemente i loro confini, che entrando in Schengen diventerebbero le frontiere esterne dell’Unione. La presidenza polacca dell’Unione europea si è rammaricata del duplice veto, facendo notare che è stata “infranta” una promessa fatta ai due Paesi dell’ex blocco socialista. “Questa decisione pone un problema più ampio rispetto ai rapporti con Romania e Bulgaria – ha rilanciato oggi Orban – pone un problema di principio sul funzionamento dell’Ue. La domanda è: c’è rispetto delle regole e dei Trattati oppure si permette che criteri soggettivi influenzino le decisioni?”. Il ministro ha fatto notare che “il criterio di fiducia non è menzionato nei trattati di adesione a Schengen”, quindi Olanda e Finlandia hanno “violato” gli accordi presi. Lo scorso giugno, il Consiglio europeo “aveva deciso l’allargamento di Schengen parallelamente al consolidamento della governance di questo spazio – ha concluso l’ex commissario Ue – quale fiducia possiamo avere allora nella parola data, anche ai più alti livelli?”. Bucarest aveva accettato l’integrazione in Schengen in due tappe – apertura dello spazio aereo e marittimo entro la fine di ottobre, rinvio al 2012 della decisione sul più delicato dossier delle frontiere terrestri – ma il governo olandese si è opposto anche all’ingresso “parziale”. Un rifiuto che rende praticamente impossibile un compromesso prima del vertice Ue di ottobre e che potrebbe far slittare la questione a data da destinarsi.