Romania. Non raggiunto il quorum, Basescu resta al suo posto

di Guido Keller –

Non è bastato il quorum per rendere valido il referendum che in Romania avrebbe destituito il presidente conservatore Traian Basescu: la domenica di votazione, voluta dalla maggioranza di governo di centro-sinistra, non ha registrato l’affluenza necessaria di almeno il 50% degli elettori.
Basescu era accusato di aver violato la costituzione avocando a sé poteri e prerogative non sue, e di aver fortemente impoverito la popolazione con le pesanti misure anti-crisi imposte al paese in accordo col Fmi e l’Ue.
Il presidente da canto suo aveva invitato gli aventi diritto al voto a disertare le urne, cosa che è successa e che lo ha portato a dichiarare, a caldo, che ”i romeni hanno respinto il tentativo di colpo di Stato organizzato dai 256 parlamentari guidati da Victor Ponta e Crin Antonescu”. Ha aggiunto poi di voler ”ringraziare coloro che sono andati oltre la rabbia per le misure di austerità prese dal governo e non hanno votato in questo referendum, mostrando di comprendere che il momento è delicato”. Evidenti la spaccatura e la lotta di potere fra la presidenza conservatrice e la maggioranza di governo di centro-sinistra nel paese, la cui situazione viene monitorata con grande attenzione dai vertici Ue a Bruxelles, preoccupati della tenuta democratica del Paese balcanico.