Russia. Dopo le decisioni di Trump sull’Inf a rischio altri accordi

di Marco Pugliese

Alta tensione tra Usa e Russia, ma a ben vedere per il mondo intero, dal momento che sono a rischio i trattati di non proliferazione delle armi nucleari. Il tutto è partito in febbraio, quando Mike Pompeo, segretario di Stato Usa, ha annunciato che gli Usa sospenderanno per sei mesi l’accordo Inf, il trattato sulla non proliferazione nucleare. L’Inf fu sottoscritto nel 1987 dall’Unione Sovietica e dagli Usa, nella fattispecie da Donald Regan e Mikhail Gorbiaciov, sempre più impegnati allora nella distensione. Il Trattato ha permesso l’eliminazione di quasi 3mila missili sul suolo europeo. Ma le accuse di violazione sono state da sempre motivo di scontro. Ad ottobre 2018 infatti Donald Trump affermò molto chiaramente che si riteneva fuori dal Trattato ogni qual volta i russi lo avessero violato.
Premessa che ha poi portato alla sospensione.
Da qui, storia di questi giorni, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha rimesso in discussione il tutto, accusando gli Usa di aver rifiutato la richiesta di esperimenti congiunti tra i due paesi.
Mosca ha sottolineato come gli Usa non aderiscano al Trattato globale sul divieto d’esperimenti nucleari. In bilico anche il New Start, che prevede la riduzione al 30 per cento del limite di testate nucleari. Si tratta di accordi le cui contrattazioni risultano pesantissime e delicate, e il posizionamento dei missili strategici delimita le sfere d’influenza ed equilibra la deterrenza. Senza questi due pilastri viene meno lo status quo, in questo caso la pace, o la non guerra, come viene definita negli ambienti strategici.
Uscire da questi Trattati rischia di portare il mondo multipolare all’implosione, Cina in primis, ma anche India o Pakistan mal digeriscono imposizioni e sono delimitate nella questione nucleare da Usa e Russia.
Venendo meno l’accordo tra le due potenze cardine, crollerebbe l’intero sistema d’equilibrio e soprattutto di controllo. Un mondo a “mani nucleari libere” è uno scenario da evitare, la Russia e Gli Usa dovranno operare per evitare esperimenti fuori controllo e la costruzione di armi con potenze distruttive enormi ma non dichiarate, armamenti nucleari tattici assai rischiosi se posizionati in scenari caldi.
La nuova guerra fredda (ibrida) passa anche dal mantenimento di questi accordi, che a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso hanno garantito una certa tranquillità.
La preoccupazione sale, in ballo non solo il destino strategico di due stati, ma la sopravvivenza stessa del genere umano.