RUSSIA. Gazprom, ‘non faremo sconti sul prezzo del gas alla Cina’

TMNews, 24 nov 11 –

Gazprom non intende abbassare i prezzi del gas proposti alla Cina dopo l’annuncio dell’aumento delle forniture di metano a Pechino da parte del Turkmenistan. Lo ha dichiarato il numero uno del gruppo russo, Aleksei Miller, commentando alla stampa la firma di un accordo tra Cina e Turkmenistan per aggiungere 25 milioni di metri cubi di forniture turkmene di gas, portandole al considerevole volume di 65 miliardi di metri cubi all’anno. Una mossa che può pesare sui negoziati cinesi di Gazprom, sempre appesi al rifiuto cinese di accettare i prezzi proposti dai russi. Anche perchè l’accordo con il Turkmenistan promette di coprire la metà dell’attuale fabbisogno cinese. a Miller nega. “Le nostre proposte ai nostri partner sono cosa nota”, ha detto, “i piani turkmeni non influiscono sulle condizioni proposte”. Russia e Cina sono ormai da lungo tempo impegnati in una snervante trattativa sull’attivazione di forniture di gas. Diversi cicli negoziali, anche ai massimi livelli non hanno portato a una definizione sulla questione della formula di prezzo. Entrambe le parti, parallelamente hanno lavorato su altri tavoli. La Cina con il Turkmenistan. La Russia con le due Coree: ad agosto il leader nordcoreano Kim Jong Il è stato in Siberia col suo treno blindato e ha concordato col presidente russo Dmitri Medvedev sull’ipotesi di costruire un gasdotto intercoreano che, attraversando la Corea del Nord, arrivi alla Corea del Sud. Il rapporto tra Cina e Turkmenistan per quanto riguarda il gas è iniziato nel 2006, ancora regnante il presidente Saparmurat Niazov. Con l’avvento dell’attuale presidente Gurbanguly Berdymukhamedov, la fornitura originariamente prevista (30 miliardi di metri cubi per 30 anni) è stata aumentata a 40 miliardi di metri cubi. E’ stato inoltre attivato il gasdotto Turkmenistan-Kazakistan-Uzbekistan-Cina. Ashgabat segue una strategia multivettoriale per l’export del suo gas. Prima dell’accordo di ieri, la grandissima parte del suo prodotto era veicolata dal sistema di gasdotti russi. Il regime di Berdymukhamedov è tuttavia anche impegnato in trattative con l’Unione europea per l’eventuale costruzione di un gasdotto Trans-Caspio, che permetta – assieme alle forniture azere – di portare i volumi necessari a rendere possibile la costruzione del Nabucco, il gasdotto che dovrebe portare il gas dell’area del Caspio in Europa bypassando le condotte di una sempre più irritata Russia.