RUSSIA. Gazprom, Putin: ‘Mosca “molto attenta” a indagine Ue su società gas russa’

TMNews, 3 ott 11

Il governo russo segue con molta attenzione l’indagine Ue sulle attività in Europa del colosso nazionale del gas Gazprom, i cui uffici in vari paesi europei sono stati perquisiti la scorsa settimana. “Il governo seguirà con molta attenzione tutto ciò che accade intorno a Gazprom. Vi chiedo di riferirmene tempestivamente” ha detto il premier Vladimir Putin in un incontro con il numero uno di Gazprom Alexei Miller. “Dovete collaborare con le autorità dei paesi dove siete presenti, e dovete essere aperti, aiutare le autorità ispettive e fornire loro informazioni complete e imparziali” ha detto Putin. Spero che nessuno sia ancora stato arrestato in Europa per aver un contratto con Gazprom” ha ironizzato Putin”. “Grazie a Dio” ha replicato quando Miller gli ha detto che “per il momento non c’è nessuno in prigione”. Il capo di Gazprom ha ribadito che la società non ha commesso irregolarità in Europa. “I nostri impegni contrattuali sono fondati anche su accordi intergovernativi. Rispettano in toto le condizioni di mercato” ha detto Miller. “Questi eventi costituiscono una brutta sorpresa per noi” ha aggiunto, preannunciando che Gazprom è pronta a difendere le sue ragioni “sul terreno giuridico”. La scorsa settimana la Commissione Ue ha ordinato ispezioni a sorpresa negli uffici delle società del settore gas naturale in Europa, nel quadro di un’indagine che prende di mira soprattutto Gazprom. Il gruppo aveva rivelato di aver subito perquisizioni martedì scorso “in vari paesi europei”, in particolare in Germania e in Repubblica ceca. Secondo una fonte europea interpellata da Afp il gruppo russo è nel mirino di Bruxelles per sospetti accordi di spartizione dei mercati e di restrizioni territoriali, pratiche contrarie alle norme Ue sulla concorrenza. La Commissione si è limitata ad affermare in una nota che l’indagine è “su possibili pratiche anticoncorrenziali nella fornitura di gas naturale in Europa centrale e orientale”. Sono stati perquisiti anche gli uffici dei gruppi tedeschi RWE ed EON.