Russia. Navalny: nuove sanzioni da parte di Usa e Ue a funzionari del governo russo

di Alberto Galvi

L’amministrazione del presidente Joe Biden ha intrapreso per la prima volta sanzioni contro diversi alti funzionari del governo russo, ma non contro il presidente del Paese Vladimir Putin, per ciò che la Casa Bianca afferma essere il loro ruolo nel tentato omicidio del politico dell’opposizione russo Alexey Navalny.  
Tra i sanzionati dal Dipartimento del Tesoro degli Usa vi sono Alexander Bortnikov, direttore dell’agenzia di intelligence dell’FSB (Federal Security Service), Andrei Yarin, capo della direzione della politica interna del Cremlino e i viceministri della difesa Alexey Krivoruchko e Pavel Popov. 
Navalny è stato ricoverato in ospedale ad agosto dopo essersi sentito male durante un volo in Serbia. In seguito è stato ricoverato in Germania, dove i medici hanno stabilito che era stato avvelenato, esposto all’agente nervino chimico Novichok. La Russia ha negato qualsiasi coinvolgimento nella questione.  
All’inizio di quest’anno Navalny è tornato a casa ed è stato immediatamente arrestato. In seguito è stato portato in una prigione fuori Mosca per scontare una pena detentiva di 2 anni e mezzo per aver violato durante la convalescenza in Germania i termini della libertà vigilata.
In Francia, Germania e Svezia e presso l’OPCW (Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons) sono stati condotti test tossicologici che hanno rilevato che Navalny è stato avvelenato con una nuova forma dell’agente nervino Novichok, sostanza in violazione della CWC (Chemical Weapons Convention). 
Le sanzioni sono in fase di coordinamento con l’Unione Europea, che già aveva preso provvedimenti contro alcuni funzionari russi in relazione al caso Navalny emettendo le proprie misure restrittive, sanzionando alti funzionari governativi tra cui il capo della RF FSVNG (Federal Service of Troops Russian Federation National Guard) Viktor Zolotov e il procuratore generale Igor Krasnov, nonché presidente della Sledkom, il SK  (Investigative Committee) e il direttore del FSIN (Russian Federal Penitentiary Service).
La Casa Bianca è stata criticata dai legislatori repubblicani al Congresso i quali affermano che l’amministrazione è stata riluttante a imporre sanzioni alle società occidentali che aiutano a completare il gasdotto Nord Stream 2. L’amministrazione Biden ha respinto le critiche. Il segretario di Stato Antony Blinken aveva chiesto all’Ue di coordinarsi con gli Usa sulle nuove sanzioni da adottare.
Dopo la sentenza di Navalny, i suoi associati hanno esortato l’occidente a reagire con dure sanzioni contro il Cremlino. Il portavoce di Putin Dmitry Peskov ha affermato che eventuali nuove sanzioni statunitensi su l caso Navalny servirebbero solo a peggiorare le relazioni già tese.