RUSSIA. Proteste: Liubimov, ‘gente vuole più democrazia’

Ansa, 10 dic 11 –

”Oggi la gente vuole piu’ democrazia, vuole essere ascoltata”: cosi’ Iuri Liubimov, 94 anni, patriarca del teatro sovietico e russo, commenta le manifestazioni di piazza in Russia contro i brogli del voto legislativo del 4 dicembre. ”La gente sta cambiando, il Paese sta cambiando”, dice all’ANSA a margine della proiezione ieri sera a Mosca dell’opera di Luigi Nono ‘Al Gran sole carico d’amore”, di cui firmo’ la regia nella prima alla Scala nel 1975 nonostante il dissenso delle autorita’ sovietiche. Un’opera che mette in scena testi di Marx, Lenin, Che Guevara, Fidel Castro, Brecht, ma dedicata alla vita delle eroine di varie rivoluzioni, dalla Comune di Parigi alla rivoluzione d’ottobre del 1917, anno della sua nascita. ”A distanza di 36 anni e’ un’opera purtroppo ancora di grande attualita’, sulla energia ma anche i fallimenti di molte rivoluzioni, maturate in un clima di ingiustizia e instabilita’ che contrassegna il mondo anche oggi”, osserva. ”Non posso dire – prosegue – se le manifestazioni di questi giorni sono utili, se porteranno da qualche parte, perche’ il popolo russo e’ complicato, imprevedibile, non si capisce subito cosa vuole e cosa fara’ un minuto dopo”. Accanto a lui la moglie Katia, che frena sulle domande di attualita’ politica. ”Magari poi ci tocca emigrare veramente”, dice tra il serio e il faceto, ricordando che passano gia’ due-tre mesi nella loro casa abruzzese a S.Stefano di Sessanio (L’Aquila). Liubimov la guarda con tenerezza e scherza: ”Mi protegge come una mamma”. Ma poi accetta un’ultima domanda sul futuro del Paese dopo il controverso voto di domenica. ”La situazione e’ complicata, ora vedremo come andra’ con le presidenziali (il prossimo marzo, ndr), poi potremo fare nuove valutazioni”, conclude prudente. Ora lo aspettano due nuove regie: il principe Igor al Bolshoi e i Demoni di Dostoievski in un altro teatro della capitale.