di Notizie Geopolitiche –
Il presidente russo Vladimir Putin, in un vertice a cui hanno preso parte i principali rappresentanti dell’industria bellica del paese e che si è tenuto nella sua residenza di Sochi, ha spronato tutti i suoi interlocutori a mettere in atto una politica aziendale, orchestrata con il governo di Mosca, che consenta alla Russia di essere autosufficiente per quanto riguarda le forniture di armi per le proprie truppe.
Soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno scosso l’Ucraina e del conseguente e progressivo isolamento del proprio suo paese, Putin si è infatti reso conto che non è più possibile né prudente disporre di un esercito equipaggiato soltanto grazie al commercio con paesi esteri ed ha infatti dichiarato: “dobbiamo attivarci subito perché qualsiasi cosa sia usata nel settore della difesa in Russia sia prodotta sul nostro territorio, in modo da non dover essere dipendenti da nessuno” dicendosi sicuro che “tutto l’apparato industriale ne trarrà beneficio”.
Mosca importa infatti grandi quantità di armi anche dall’Europa e, prima della caduta di Yanukovich, dalla stessa Ucraina, la capacità produttiva russa è infatti del tutto inadeguata per supplire alle necessità di un esercito come quello della Federazione e, con un’economia in crisi e una crescita che, secondo il ministro delle Finanze Anton Siluanov, quest’anno sarà nulla[1], l’obiettivo che il leader russo si propone sembra quasi utopico.
[1]http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/russia-pil-si-contrae-05-nel-i-trim-pesa-crisi-ucraina/news-dettaglio/4488395
