Russia. Rilevato un sommergibile Usa vicino all’isola di Urup

di Giovanni Caprara

“You are in the Russian territorial waters right now! Surface immediately!” Questo sarebbe il messaggio che un sommergibile statunitense dovrebbe aver ricevuto da una unità di superficie russa dopo essere stato rilevato il 12 di febbraio.
In questi casi il condizionale è d’obbligo, perché i fatti riportati dall’agenzia di stampa russa Tass non sono stati confermati.
Un velivolo IL-38 dell’aviazione navale di Mosca avrebbe scoperto due giorni fa alle 10.40 locali un sommergibile classe Virginia della Marina degli Stati Uniti in navigazione silenziosa nelle acque territoriali russe vicino all’isola di Urup, della catena delle Curili. Al battello sommerso è stato immediatamente ordinato di emergere e farsi riconoscere, ma ovviamente la disposizione è andata disattesa. Tali comunicazioni avvengono attraverso il telefono subacqueo, che è un sistema di trasduttori che inviano onde sonore attraverso l’acqua e vengono ascoltate da tutto l’equipaggio senza che il comandante possa impedirlo. L’ordine dovrebbe essere stato impartito dalla fregata Shaposhnikov, della flotta del Pacifico, studiata per la guerra antisommergibile, ASW, dopo aver ricevuto l’esatta posizione dell’intruso dall’IL-38. Appartiene al Progetto 1155 russo (Большие противолодочные корабли проекта 1155), codice NATO classe Udaloj.
Se tale episodio fosse realmente accaduto, sarebbe un disastro per la marina statunitense perché il sommergibile classe Virginia è definito come il miglior battello sommerso al mondo, e tra le sue peculiarità ci sarebbe la furtività. Per ottenere una firma acustica ridotta, l’involucro esterno incorpora rivestimenti anecoici anti-eco di nuova concezione, strutture di coperta isolate e un nuovo propulsore. Questo è composto da un reattore nucleare General Electric S9G, due turboriduttori e un’elica pump-jet montata in un tubo per celarne il rumore. Di fatto è di difficile rilevamento, se non impossibile. Per sfuggire alla minaccia il classe Virginia avrebbe attivato le contromisure, in particolare un dispositivo che dopo essere stato lanciato duplica esattamente la firma acustica del battello in modo tale da fornire ai sonar avversari due tracce identiche per ingannare eventuali siluri o mine di profondità. Dopo di che, secondo la Tass, si sarebbe allontanato alla massima velocità. Il danno maggiore potrebbe essere nell’aver rivelato i caratteristici rumori, transienti e tonali, di un’unità da attacco rapido, hunter-killer, studiato per avvicinarsi ed eliminare i sommergibili lanciamissili avversari.
Ammettendo che l’incidente sia effettivamente accaduto, rappresenterebbe un ulteriore problema per la marina statunitense, perché confermerebbe indiscrezioni circolate nel 2010, secondo le quali il rivestimento fonoassorbente dei sommergibili è instabile nell’acqua a causa della deformazione dello scafo provocata dalla pressione esercitata in profondità. Si verificherebbe una delaminazione del materiale dallo scafo, quello che riduce significativamente l’assorbimento acustico. Con la delaminazione, le lastre di rivestimento stesse diventano una fonte di rumore.
In ogni caso il Pentagono nega che tutto questo sia realmente accaduto.