di Alberto Galvi –
Alle elezioni generali i cittadini di Saint Vincent e Grenadine hanno eletto primo ministro Ralph Gonsalves per il suo quinto mandato consecutivo. Anche questa elezione ha dimostrato ancora una volta come i Caraibi siano una regione democratica.
La popolazione di questo piccolo Paese caraibico si aggira intorno ai 110mila abitanti. In questa tornata elettorale erano tre i partiti che si sono presentati: SVGP (SVG Green Party), ULP (Unitary Labour Party) e NDP (New Democratic Party) per un totale di 32 candidati alla conquista dei 15 seggi all’Assemblea nazionale.
Il partito del premier l’ULP ha ottenuto nove dei quindici seggi in parlamento, rispetto agli otto che controllava finora.
L’opposizione capitanata da Godwin Friday del partito NDP ha preso i restanti sei seggi, perdendone di conseguenza uno. Il partito SVGP ha presentato due candidati, mentre Osordo Edwardo Bennett è stato un candidato indipendente.
Saint Vincent e Grenadine ha un territorio che non raggiunge i 400 chilometri quadrati ed è composto da 32 tra isole e isolotti. Il Paese caraibico è membro del Caricom (Caribbean Community), ed è una democrazia parlamentare all’interno del Commonwealth britannico con la regina Elisabetta II come capo di Stato.
Per il primo ministro Ralph Gonsalves questo nuovo mandato non sarà molto facile in quanto i problemi economici dovuti alla pandemia da Covid-19 hanno colpito il settore turistico. Gli altri settori economici del Paese sono: l’edilizia la finanza, la produzione di arrowroot e di banane molto importanti per le esportazioni. In questi anni sono stati Indispensabili per il Paese caraibico gli aiuti dell’IMF (International Monetary Fund).
A livello geopolitico il piccolo Paese caraibico gioca ormai da anni una partita per la scelta di campo tra la Cina e Taiwan entrambe molto importanti per avere aiuti. Gonsalves è fedele a Taiwan mentre l’NDP è favorevole alla Cina perché naturalmente elargisce più aiuti.
