Serbia. Dacic fa ripartire le trattative per l’adesione all’Unione europea

di Enrico Oliari –

Il presidente del Kosovo, la signora Atifete Jahjaga, si è rivolta all’Unione europea in modo formale per chiedere il prolungamento di due anni della missione di giustizia e polizia Eulex in Kosovo, per lo meno fino al 2014.
E’ quanto si apprende dalla radiotelevisione kosovara (Rtk), la quale ha riportato di una lettera scritta al capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, nella quale si parla di rafforzare la democrazia e lo stato di diritto nel Kosovo.
Sono tremila i giudici, i procuratori e gli ufficiali di polizia impiegati nella missione Eulex, operativa nel paese balcanico dal 2008.
Sul fronte serbo è notizia di oggi la prima visita ufficiale a Bruxelles del premier nazionalista-moderato Ivica Dacic, il quale dimostra così la volontà di tornare a partecipare ai tavoli di cooperazione regionale, boicottati negli ultimi anni dalla Serbia ogni volta che il Kosovo era presente in qualità di nazione indipendente.
Dacic incontrerà il presidente Herman Van Rompuy, il capo della diplomazia Catherine Ashton, il commissario per l’Allargamento, Stefan Fuele e il presidente dell’Euro-parlamento, Martin Schulz.
Perché inizino i negoziati di adesione all’Unione europea, Bruxelles chiede alla Serbia di riaprire il dialogo con il Kosovo ed in questo senso Belgrado avrebbe già dato prova di buone intenzioni accettato un compromesso sulla rappresentanza di Pristina ai tavoli regionali, più di carattere ortografico: un asterisco accanto alla parola “Kosovo” senza ulteriori dettagli, mentre fino a poco fa la Serbia pretendeva a piè di pagina dei documenti, come predicato dell’asterisco, la dicitura “Paese ancora non riconosciuto dall’Onu”.
Dacic si tratterrà a Bruxelles due giorni e, accompagnato dal ministro degli Esteri, Ivan Mrkic, intratterrà colloqui bilaterali con i rappresentanti del Regno del Belgio.