SIRIA. Attivisti, ‘almeno 4 civili uccisi in due diverse zone’. Entrate in vigore sanzioni UE contro 15 persone e 5 entità

Ansa, 24 ago 11 –

Almeno quattro civili sono morti nelle ultime ore in Siria, di cui uno sotto tortura. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali, piattaforma che riunisce gli organizzatori delle proteste anti-regime in corso da oltre cinque mesi, e l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Secondo i comitati, tre civili sono stati uccisi alle prime ore del giorno a Bayada, nei pressi di Homs, uno degli epicentri della rivolta, dove proseguono rastrellamenti e arresti da parte delle forze di sicurezza. L’Ondus riferisce dal canto suo della morte di un giovane di 28 anni a Khan Shaykhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib, a seguito delle torture subite da parte dei servizi di sicurezza locali. I comitati ricordano inoltre che sono proseguiti nella notte i sit-in di protesta in diversi sobborghi di Damasco, come Kiswa, Zabadani, Duma, Daraya, Madaya, e Harasta. In quest’ultima località, secondo gli attivisti sono state arrestate circa 150 persone tra ieri sera e stamani.

Entrate in vigore sanzioni UE contro 15 persone e 5 entità

Adnkronos, 24 ago 11 – Sono entrate in vigore oggi le sanzioni Ue contro la Siria che prevedono il blocco dei visti e il congelamento dei beni per ulteriori 15 persone e 5 entita’ legate al regime e alla repressione, incluse le forze speciali dell’Iran legate ai Guardiani della rivoluzione, le Quds. La nuova lista di nomi e’ infatti stata pubblicata stamattina sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Tra le 15 persone aggiunte alla lista nera di Bruxelles ci sono diversi responsabili dell’intelligence militare siriana, tra cui i brigadieri generali Rafiq Shahadah e Jamea Jamea detto Jami Jami, alcuni membri della difesa siriana, incluso il responsabile per l’approvvigionamento di armi Ali al-Salim, e una serie di consiglieri e inviati speciali del presidente Bashar al-Assad, come Hassan Bin-Ali al-Turkmani, e il responsabile del massacro di Hama nel 1980, Ali Douba. Colpiti dalle sanzioni anche diversi finanziatori del regime di Damasco non direttamente collegati con le violenze, come Samir Hassan, vicino al fratello del presidente Maher Al-Assad, e alcuni responsabili della milizia Shabiha. Tra le 5 entita’ colpite, oltre ai Quds iraniani, ritenuti da Bruxelles “coinvolti nella fornitura assistenza tecnica, attrezzature e supporto per la soppressione delle proteste civili in Siria”, ci sono 4 “agenzie governative direttamente coinvolte nella repressione”, ovvero le direzioni generali per la sicurezza politica, dell’intelligence generale, militare e aerea.