Siria. I jet turchi colpiscono i curdo-siriani dell’Ypg

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Ypg carroI jet turchi sono tornati ad attaccare i miliziani dell’Ypg (Unità di protezione del popolo), ala armata del Partito democratico dei curdo-siriani (Pyd).
Lo ha reso noto lo stesso stato maggiore turco, comunicando che “La nostra forza aerea ha effettuato 26 attacchi su 18 bersagli delle Forze democratiche siriane-curde uccidendo 160-200 militanti del Partito dei lavoratori del Kurdistan”. Negli attacchi, concentrati sui villaggi di al-Hasiya, Um al-Quea e Um Hosh, sono stati distrutti anche nove edifici controllati dalle formazioni curde, cinque veicoli e depositi di armi, oltre a circa 200 miliziani uccisi. Quest’ultima cifra è stata fortemente ridimensionata dagli esponenti dell’Ypg.
Con l’operazione “Scudo dell’Eufrate” la Turchia sta operando in territorio siriano per tenere i curdi ad est dell’Eufrate ed evitare quindi che arrivino a contatto con le popolazioni turcomanne, cosa che, secondo Ankara, aprirebbe nuovi conflitti perché i curdi possano prendere il controllo dell’intera linea di confine, fino al mare. Nonostante i curdi abbiano rappresentato la forza fattiva che ha arginato il dilagarsi dell’Isis (si pensi a Kobane), Erdogan vuole scongiurare a che i curdi vendano il loro petrolio, dal momento che la regione controllata dai curdi è chiusa su tutti i lati.
Il dipartimento di Stato statunitense e il Pentagono hanno in passato chiesto a Recep Tayyip Erdogan di fermare gli attacchi contro i curdi siriani, ma Erdogan ha provveduto ad avere il via libera da Russia e Siria dopo il tentato golpe del 15 luglio.

Turchia jet grande