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Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni alla vigilia della partenza per New York, dove si terrà l’Assemblea delle Nazioni Unite: secondo Lavrov è in corso un tentativo da parte dell’Occidente di arrivare ad una Risoluzione che minacci l’uso della forza contro il governo di Bashar al-Assad, modificando così lo spirito dall’accordo sulla dismissione delle armi chimiche.
Addirittura il ministro ha spiegato che “Le manipolazioni intorno alla relazione più recente degli ispettori dell’ONU sulle armi chimiche siriane dimostrano che in realtà l’Occidente non ha interesse per nessun rapporto al riguardo”, per cui Mosca è pronta ad inviare truppe in Siria per garantire la sicurezza degli ispettori Onu incaricati delle indagini sull’impiego di armi chimiche.
Per Lavrov è in corso un vero e proprio ricatto: “I partner americani stanno cominciando a ricattarci – ha spiegato – . Se al Consiglio di Sicurezza dell’ONU la Russia non voterà a favore di una Risoluzione sull’articolo VII, cesseranno la loro attività in seno all’Organizzazione per l’interdizione delle armi chimiche (OPCW) all’Aia. È l’abbandono totale dalle intese che abbiamo raggiunto con John Kerry”.
Infone Lavrov ha denunciato il tentativo di far passare la Russia come unica parte tenuta alla distruzione delle armi chimiche siriane.