SIRIA. Offensiva diplomatica Cns in vista riunione Lega Araba. Almeno dieci morti nelle violenze di oggi

Adnkronos/Aki, 8 nov 11 –

A quasi una settimana dal via libera di Damasco al piano di pace arabo, mentre in Siria – secondo gli attivisti – prosegue la sanguinosa repressione di ogni forma di dissenso, scatta l’offensiva diplomatica del Consiglio nazionale siriano (Cns) volta a convincere la Lega Araba ad adottare una posizione piu’ dura nei confronti del presidente siriano Bashar al-Assad. A tre giorni dall’inizio dei lavori della riunione al Cairo dell’organizzazione panaraba, il Cns (piattaforma di dissidenti in patria e all’estero) chiede alla Lega Araba, in una lettera, di ”adottare una posizione forte ed efficace contro il regime siriano, adeguata rispetto ai pericolosi sviluppi della situazione in Siria, soprattutto a Homs”.

E’ di almeno dieci morti il bilancio delle violenze in Siria, dove almeno otto militari sono rimasti vittime di un’imboscata tesa da un gruppo di disertori dell’esercito mentre due civili sono stati uccisi dalle forze di sicurezza: lo hanno reso noto fonti delle ong siriane per la difesa dei diritti umani mentre le Nazioni Unite diffondono il nuovo bilancio delle proteste, che ammonterebbe a 3500 morti. L’imboscata è avvenuta nei pressi della località di Maarat al-Nooman, nella regione nordoccidentale di Idleb: nelle ultime settimane gli attacchi di gruppi armati di disertori contro le forze di sicurezza si sono moltiplicati. Due civili, fra cui una bambina, sono invece stati uccisi nel corso di alcune perquisizioni effettuate dalla polizia a Homs. Secondo i dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani la repressione delle manifestazioni anti-governative in Siria ha causato oltre 3.500 morti: dal 2 novembre scorso, giorno in cui Damasco ha accettato il piano di pace proposto dalla Lega Araba, almeno sessanta persone sono state uccise dalle forze di sicurezza siriane, di cui 19 domenica scorsa, in occasione della festa islamica dell’Eid al Adha. Il regime ha sì liberato sabato 553 prigionieri ma “decine di migliaia rimangono in detenzione e decine di persone vengono arrestate ogni giorno”, ha spiegato la portavoce dell’Alto Commissariato, Ravina Shamdasani. Inoltre, le forze di sicurezza siriane continuano ad utilizzare carri armati ed artiglieria pesante per attaccare dei quartieri residenziali; la Lega Araba da parte sua ha annunciato una nuova riunione sulla Siria il 12 novembre, dato che il regime di Bashar al-Assad “non ha rispettato gli impegni ad applicare il piano di pace”, come si legge in un comunicato.