SOMALIA. Approvata nuova Costituzione, ‘è giorno storico’

Agi/Afp/Reuters, 1 ago 12 – 

La Somalia ha una nuova Costituzione, primo importante passo nel processo di stabilizzazione del Paese del Corno d’Africa, dilaniato da decenni di guerra civile. L’Assemblea Costituente di 825 membri – scelti dai leader tribali – ha approvato la Carta con il 96 per cento dei voti favorevoli. “Siamo molti lieti che abbiate responsabilmente completato la procedura, votando per la Costituzione”, ha detto il primo ministro Abdiweli Mohamed Ali. “Posso annunciare che da oggi la Somalia ha posto fine al periodo di transizione”. “E’ un giorno storico; oggi abbiamo assistito alla realizzazione di un obiettivo per cui abbiamo lavorato negli ultimi otto anni”, gli ha fatto eco il ministro per gli Affari costituzionali, Hosh Jabril.
La votazione – con 621 si’, 13 no e 11 astenuti su 645 membri presenti – e’ avvenuta malgrado due kamikaze avessero attaccato l’edificio, a Mogadiscio, ove era riunita l’assemblea. Le forze di sicurezza sono riuscite a fermarli ai cancelli di ingresso ma non ad impedire che facessero detonare le loro vesti. Le uniche vittime sono stati i due kamikaze, che indossavano uniformi governative. Secondo un ufficiale di polizia, il colonnello Mohamed Ali, sono rimasti feriti sei poliziotti. I lavori dell’Assemblea Costituente sono durati otto giorni; la nuova Carta- la prima (e unica) Costituzione fu approvata nel 1960 e sottoposta a referendum l’anno seguente – entrera’ immediatamente in vigore anche se la procedura prevede una successiva ratificata popolare. Non e’ ancora chiaro, tuttavia, se il referendum si svolgera’, vista la difficolta’ di andare al voto nelle zone ancora controllate dagli islamisti filo-al Qaeda shebab. Il testo prevede una sorta di ‘bill of rights’, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini, ma indica l’Islam come unica religione, escludendo la professione di fedi diverse. Dal 1991, anno della caduta di Muhammad Siad Barre, in Somalia non esiste un governo centrale. Attualmente il Paese e’ guidato da un Governo federale di transizione il cui mandato terminera’ il 20 agosto. Entro tale data, prevede la roadmap, la Somalia dovra’ dotarsi di un nuovo Parlamento che, a sua volta, dovra’ indicare un nuovo capo di Stato. Proprio oggi, tuttavia, l’inviato speciale Onu per la Somalia, Augustine Mahiga, ha denunciato episodi di “corruzione, intimidazione e scambi di favore” che rischiano di deviare il fragile processo di transizione politica in corso.