di Giacomo Dolzani –
Secondo quanto riferito da testimoni oculari all’agenzia di stampa spagnola Efe, un’autobomba fatta esplodere nel centro della città di Baidoa, nucleo di 130mila abitanti, situato nella Somalia centro-meridionale e capoluogo della regione di Bai, ha causato la morte di almeno 15 persone ed il ferimento di altre 13; il bilancio, secondo quanto fanno sapere le autorità, rimane però ancora provvisorio.
La vettura, carica di esplosivo, è stata fatta saltare in aria di fronte all’entrata della banca emiratina Dahabshiil; l’obbiettivo si sospetta però non fosse la sede dell’istituto di credito ma bensì il governatore della regione, Abdifatah Mohamed Ibrahim.
Benché non ci sia ancora stata una rivendicazione ufficiale non sembrano esserci dubbi sui responsabili dell’attacco; il gruppo qaedista al-Shabaab è infatti molto attivo in Somalia e, soprattutto, nelle province meridionali, un tempo sotto il controllo degli jihadisti.
Dopo che il loro dominio sul sud è stato rovesciato dall’intervento congiunto di Nazioni Unite e truppe dell’Unione Africana, i guerriglieri Shabaab si sono infatti dispersi verso l’entroterra, continuando però a compiere attentati, soprattutto contro i simboli delle istituzioni ed i funzionari del governo di Mogadiscio.
