di Giacomo Dolzani –
È stato registrato oggi l’ennesimo attentato suicida in Somalia. L’attacco, in cui hanno perso la vita 13 persone e altre 10 sono rimaste ferite, è avvenuto a Baladweyne, cittadina di circa 70mila abitanti vicino al confine con l’Etiopia, al di fuori di un ristorante situato in prossimità di una base delle forze di sicurezza e notoriamente frequentato da militari somali ed etiopi.
A riportare la notizia è una fonte locale che non ha fornito ulteriori dettagli in quanto, al momento, non vi è stata alcuna rivendicazione dell’attentato.
Nonostante i responsabili dell’attacco non siano ancora noti, molto probabilmente la matrice è quella del terrorismo islamico del gruppo jihadista al-Shabaab, affiliato ad al-Qaeda e che, fino a pochi mesi fa controllava tutta la parte meridionale della Somalia.
In seguito all’intervento delle Nazioni Unite, appoggiate dalle forze armate keniote, gli islamisti sono stati sconfitti ed il paese è tornato completamente nelle mani del governo di Mogadiscio, il quale non è però ancora in grado di garantire la sicurezza dell’intero territorio nazionale; le zone lontane dalla costa sono infatti ancora teatro di frequenti attacchi terroristici in quanto, dopo la sconfitta militare, gli Shabaab in fuga si sono riversati verso il confine con il Kenya a sud o verso l’entroterra somalo, continuando a seminare terrore.
