SPAGNA. Tornano gli indignados e rioccupano Puerta del Sol. Marcia su capitale contro politici corrotti e poteri forti

Ansa, 24 lug 11 –

A due mesi dall’esplosione della loro rivolta, il 15 maggio scorso, migliaia di indignados sono tornati nelle strade di Madrid questo pomeriggio per denunciare la politica corrotta, la ‘collusione’ con banche e poteri forti, la disoccupazione endemica, che colpisce meta’ dei giovani spagnoli, e per chiedere un sistema piu’ giusto e democratico. I giovani ‘ribelli’ hanno rioccupato da sabato notte la emblematica Puerta del Sol, nella quale per un mese fra maggio e giugno avevano insediato l’accampamento della loro ‘repubblica libertaria’ e dove domani devono definire le nuove strategie per i prossimi mesi. Oltre 550 giovani, giunti a piedi dopo essere partiti un mese fa da sei regioni del Paese, si sono accampati nella piazza del ‘km 0′ di Spagna e sul Paseo del Prado, davanti al celebre museo. Migliaia di altri giovani sono arrivati oggi in decine di autobus da 50 citta’ della Spagna per partecipare alla grande manifestazione del pomeriggio, che si e’ svolta fra Atocha e Puerta del Sol in un clima festivo, e in mare di striscioni, cartelli e bandiere: tante quelle della Seconda Rdepubblica spagnola, ma non poche anche quelle della Grecia, considerata la prima vittima del ‘capitalismo’ mondiale, e dell’Islanda, il Paese da cui si ispira la ‘Spanishrevolution’, la cui popolazione si e’ ribellata per referendum alle banche. Il corteo, aperto dallo striscione ”Non e’ una crisi, e’ il sistema”, si e’ mosso al grido ”Que no, que no, que no nos representano” (No, no, no, non ci rappresentano) rivolto ai politici spagnoli. Fra i cartelli ”Il capitalismo e’ il genocida piu’ rispettato del mondo!”, ”Politici senza vergogna!”, ”La chiamano democrazia, ma non lo e’ !”, ”La storia e’ finita, la crisi la paghino i responsabili!”, ”Europa per i cittadini, non per i mercati!” o ancora, ”La banca alla sbarra!”. Tanti i giovani nel corteo, ma molti anche i meno giovani, i pensionati, non pochi genitori che hanno accompagnato i figli indignados. I sondaggi confermano l’alto livello di popolarita’ del movimento ’15 M’ (15 Maggio) lanciato dalla piattaforma ‘Democracia Real Ya!’ (Vera democrazia subito!): il 70% della popolazione lo appoggia e ne considera giustificate le motivazioni. La classe politica, rivelano, e’ la seconda questione che piu’ preoccupa gli spagnoli dopo la disoccupazione e le difficolta’ economiche. Questa notte e domani nelle assemblee gli indignados devono decidere le prossime tappe della rivolta, e se tenteranno di prolungare l’accampamento di Puerta del Sol. Il 15 ottobre e’ gia’ prevista una giornata di lotta planetaria, in nome della ‘Globalrevolution’, con manifestazioni simultanee in tutto il mondo. Resta poi l’incognita, su che cosa faranno gli indignados per le prossime politiche spagnole, in teoria previste per marzo, ma che potrebbero essere anticipate a novembre. Tutti cercano di recuperarli, ma loro per ora mantengono le distanze.