Spagna. Vincono i Popolari: Rajoy reclama ‘il diritto di governare’. Perché ora serve stabilità

di Guido Keller –

rajoy mariano vince grandeI popolari di Mariano Rajoy hanno vinto le elezioni in Spagna con il 33 per cento delle preferenze, portandosi dai 123 seggi del 20 dicembre ai 137 (su 350) di oggi. Si tratta di una vittoria importante in un momento di incertezze politiche per la Spagna e per l’Europa, e Rajoy ha già reclamato “il diritto a governare perché abbiamo vinto”: “Da domani inizieremo a parlare con tutti” per arrivare alla formazione di un governo.
Le elezioni di dicembre avevano portato ad una situazione di blocco, con i quattro partiti vincitori indisposti ciascuno a governare con l’altro, ma non è detto che con oggi il nodo si sia sciolto.
I socialisti (Psoe) di Pedro Sanchez, il quale non era riuscito a formare il precedente governo, hanno subito oggi una leggera flessione, piazzandosi al secondo posto con il 22,8% delle preferenze, perdendo 5 dei 90 deputati di dicembre; non sono tuttavia stati superati – come in molti al contrario avevano predetto – dagli Unidos Podemos (Up, coalizione tra Podemos e Izquierda Unida) di Pablo Iglesias; hanno ottenuto 71 seggi, esattamente com’era la somma delle due forze a seguito delle elezioni precedenti. Iglesias ha ammesso che “Questi risultati non sono soddisfacenti per noi. Aspettavamo dati diversi. Siamo preoccupati perché il blocco delle forze progressiste ha perso consensi”.
in perdita anche i Ciudadanos, che scendono da 40 a 32 seggi.
L’esito elettorale mostra, dopo la Brexit, che gli spagnoli vogliono la stabilità e che non sono disposti ad affidarsi ad avventure politiche, ma la strada che porta alla formazione di un governo è tutt’altro che in discesa.
Se è vero che Rajoy è riuscito ad irrobustire la presenza in parlamento dei suoi deputati, e che se non altro è nella posizione di alzare il telefono e di fare proposte agli altri leader, altresì è alto il rischio che si presenti la situazione del luglio 2015 e che non trovi nessuno disposto a prendere parte alla sua maggioranza.
Per governare servono 176 voti, per cui si aprono alcuni scenari possibili: Il Pp ha 137 deputati, non bastano i 32 della giovane formazione di centrodestra Ciudadanos (32), poiché si arriverebbe a 169; potrebbero essere aiutati dalle formazioni minori, cioè dai nazionalisti baschi del Pnv (5 seggi) o dagli indipendentisti catalani di Cdc e Erc (17).
Un’altra ipotesi potrebbe essere una Grosse Koalition PP e Psoe, cosa auspicata dallo stesso Rajoy durante la campagna elettorale al fine di garantire al paese la stabilità di cui ha bisogno.
Difficilmente Podemos e Psoe potrebbero avere un’intesa, e comunque non arriverebbero ad un numero sufficiente di deputati per garantirsi una maggioranza.