Stati Uniti. Ford annulla progetto impianto in Messico e porta produzione in Michigan; Trump, ‘merito mio’ e attacca GM

di Giacomo Dolzani – 

Stanno funzionando le minacce del neopresidente Usa Donald Trump, scandite in campagna elettorale e ripetute in seguito alla vittoria, di porre dazi sui prodotti di quelle aziende americane che producono beni all’estero per rivenderli negli Stati Uniti.
L’amministratore delegato di Ford Motor Company, Mark Fields, ha infatti annunciato che il piano di investimento da 1.6 miliardi di dollari per lo stabilimento messicano di San Luis Potosì è stato annullato; 700 milioni di quei fondi saranno invece riutilizzati per l’impianto di Flat Rock, in Michigan.
Questa decisione dell’azienda ha scatenato l’esultanza di Trump che ha espresso la propria soddisfazione su Twitter annunciando che Ford investirà in Michigan grazie alle politiche economiche da lui attuate.


Diversi i toni riservati per un altro colosso americano dell’industria automobilistica, General Motors, accusato dal Tycoon di produrre in Messico auto sottocosto al fine di rivenderle negli Usa ad un prezzo migliore e pagando meno tasse. Nonostante le giustificazioni della società, la quale afferma che la maggior parte delle auto prodotte all’estero vengono vendute in paesi stranieri, Trump ha minacciato Gm e tutte le altre aziende che delocalizzano la produzione oltreconfine di imporre dazi sull’importazione del 35%, al fine di scoraggiare questa pratica e riportare negli Stati Uniti, come promesso in campagna elettorale, milioni di posti di lavoro; una politica che, almeno nel caso di Ford, sembra ottenere i risultati sperati.

Twitter: @giacomodolzani