Sudafrica. Ancora minatori uccisi per gli scioperi

di Giacomo Dolzani –

Un’altra strage di minatori ieri in Sudafrica, in seguito ai disordini dovuti all’ondata di scioperi che sta coinvolgendo l’intero settore minerario del paese, ha fatto salire nuovamente il termometro della tensione.
A quanto si apprende, infatti, sono almeno cinque le vittime seguite agli scontri tra minatori e forze dell’ordine nella zona mineraria di Rustenburg, nel nord del paese africano, ma il bilancio è per ora solo provvisorio e si teme che il numero di morti possa crescere.
Ad annunciarlo è Frans Baleni, segretario del sindacato nazionale delle miniere (Num), aggiungendo che almeno due delle vittime erano dipendenti del gruppo Implats (Impala Platinum Holdings Limited), colosso del platino con sede a Johannesburg.
Il platino è infatti una risorsa di cui il Sudafrica è ricchissimo e il processo estrattivo e di raffinazione occupa un numero enorme di lavoratori, spesso sottopagati e costretti a passare gran parte delle loro giornate sotto terra, in condizioni disumane.
Dopo il massacro di Marikana gli scioperi, prima sporadici, hanno cominciato a farsi sempre più frequenti e spesso hanno portato ad episodi di violenza.
Rustenburg ospita infatti le due miniere di platino più grandi al mondo, occupando migliaia di impiegati, ormai da tempo sul piede di guerra per ottenere maggiori diritti e condizioni di lavoro migliori, motivo per cui la tensione tra minatori e forze dell’ordine è ormai alle stelle, rischiando di portare simili eventi all’ordine del giorno.