TAIWAN. Sconfitta indipendentista, sollievo Usa e Cina

Ansa, 14 gen 12 –

di Beniamino Natale  – Tanto Pechino che Washington tirano oggi un sospiro di sollievo dopo che a Taiwan il presidente in carica, Ma Ying-jeou, ha ottenuto un secondo mandato, vincendo di misura le elezioni che si sono tenute oggi con il 51,5 dei voti contro il 45,7 della sfidante indipendentista Tsai Ing-wen, sconfitta. Sia la Cina che gli Usa temevano l’instabilita’ che sarebbe seguita a un’eventuale vittoria di Tsai, che nelle campagna elettorale ha criticato il presidente Ma, 61 anni, del partito nazionalista Kuomintang, per la sua ”debolezza” verso la Cina. Pechino infatti considera Taiwan – che da un secolo si è di fatto sganciata dal resto della Cina, si autogoverna e ha creato un sistema istituzionale pienamente democratico – parte integrante del proprio territorio. Gli Usa sono legati a Taipei da stretti rapporti economici e culturali e da un Trattato, il Taiwan Relations Act, che li impegna a intervenire militarmente a fianco dell’isola in caso di ”aggressione esterna”. Le relazioni tra Cina e Usa, gia’ difficili per le divergenze su una serie di temi, che vanno dal commercio ai diritti umani e agli equilibri nel Pacifico meridionale, si sarebbero trovate di fronte a un nuovo ostacolo nel caso di una vittoria di Tsai e del suo Partito Democratico Progressista (Dpp), che rivendica l’indipendenza dalla Cina e che e’ stato fortemente critico verso le aperture di Ma a Pechino. Nei quattro anni del primo mandato di Ma le relazioni con Pechino hanno conosciuto un netto miglioramento, che ha portato alla regolarizzazione dei collegamenti navali e aerei tra le due sponde dello Stretto di Taiwan e alla firma d’un trattato di cooperazione economica che prevede, tra l’altro, la detassazione d’una serie di esportazioni taiwanesi nella Repubblica Popolare. Tsai Ing-wen, 55 anni, la prima donna a concorrere per la massima carica istituzionale dell’isola, ha ammesso la sconfitta e ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di presidente del Dpp, il principale partito di opposizione. Il margine della vittoria e’ nettamente inferiore a quello con il quale Ma vinse le elezioni del 2008 – superiore al 17% – ma il Kuomintang ha vinto anche le elezioni per il Parlamento, ottenendo 65 dei 113 seggi in palio; un risultato che permettera’ a Ma di proseguire nella sua politica di cauta apertura a Pechino. ”Abbiamo vinto, nei prossimi quattro anni le relazioni con l’altra sponda dello Stretto sarannno piu’ pacifiche, con maggiore fiducia reciproca e le possibilita’ di un conflitto saranno ridotte”, ha detto Ma parlando ai suoi sostenitori dopo l’annuncio dei risultati. A Taiwan il tema delle relazioni con il grande vicino e’ estremamente delicato e nel corso della campagna elettorale Ma Ying-jeou ha precisato che il suo governo proseguira’ sulla linea seguita nei primi quattro anni di mandato: migliorare le relazioni economiche e culturali con la Cina senza arrivare ”ne’ all’unificazione ne’ alla dichiarazione d’indipendenza”.