THAILANDIA. Rohingya in fuga dai buddisti: imbarcazione di profughi alla deriva da due mesi

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rohingya monaco buddistaUn barcone carico di 30 migranti di etnia rohingya è stato soccorso dalle autorità tailandesi nei pressi dell’isola di Hoh Lipe, dopo che da due mesi era alla deriva.
I profughi, rivenuti in stato di denutrizione avanzata e di disidratazione, erano in fuga dalla Birmania, dove da mesi si moltiplicano le azioni dei monaci buddisti contro la minoranza etnica, che è di fede musulmana.
I rohingya sono una minoranza di circa 1.800mila persone, che vivono in Birmania (800mila), in Bangladesh (300mila). in Arabia Saudita (400.000), in Tailandia (100mila) e in Malesia (40mila).
In febbraio i monaci buddisti avevano ottenuto dalle autorità di Naypyidaw che non venissero rinnovati i documenti di identità dei rohingya in scadenza a marzo, impedendo così loro di votare, ma nel 2012 i buddisti erano arrivati persino a compiere veri e propri eccidi (200 morti in pochi giorni) e a provocarne un esodo di 110mila individui. L’Onu considera i rohingya una delle etnie più perseguitate al mondo.
I corpi di diversi profughi deceduti sono stati ritrovati a bordo dell’imbarcazione diretta con tutta probabilità in Malesia.