Tibet. Il Tchrd incontra in carcere il lama Rimpoche, ‘irriconoscibile’

di Guido Keller –

Rinpoche Trulku Phurbu TseringIl Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd), organizzazione con sede a Dharamsala, in India, dove si trova anche il governo tibetano in esilio e dove vi abita il Dalai Lama, ha reso noto di aver incontrato, presso il carcere di Chengdu, Tulku Phurbu Tsering Rinpoche, un lama reincarnato molto venerato dalla popolazione, arrestato nel 2008 con l’accusa di detenzione di una pistola e di alcuni proiettili.
Le condizioni dell’uomo sono state definite quelle di una figura emaciata e debole, quasi irriconoscibile.
In realtà le autorità cinesi hanno provveduto a fare arrestare il monaco in quanto sospettato di essere uno degli ispiratori delle proteste anticinesi di Lhasa del 2008, quando la popolazione manifestò per ricordare l’invasione del Tibet da parte dei cinesi e la sanguinosa repressione del 1959.
Nella fattispecie l’uomo, che era maestro del monastero Tehor e che era anche capo dei monasteri femminili di Pangri e di Ya-tseg, avrebbe avuto, stando alle accuse, legami con l’organizzazione di una marcia pacifica di 80 suore di Pangri-na Nunnery, avvenuta il 14 maggio 2008 a Su-ngo, capoluogo della regione di Kardze: le religiose protestavano contro l’attuazione della campagna di “educazione patriottica” imposta dalle autorità cinesi al loro monastero. Dopo la protesta molte delle suore sono state malmenate e 55 di loro arrestate.
Quattro giorni più tardi, il 18 maggio 2008, alle 4,30 del mattino, gli agenti della sicurezza hanno circondato la residenza del monaco senza dare alcuna motivazione e lo hanno arrestato.
Secondo l’avvocato di Rinpoche, Li Fangping, gli sarebbe stata estorta una falsa confessione dopo quattro giorni di interrogatorio continuo e di minacce contro la sua famiglia, e sarebbe stato “torturato per mesi, e non hanno dato a nessuno la possibilità di fargli visita”. Sta scontando una condanna a 8 anni e mezzo di carcere duro.